 |
Posizioni della sinistra su Israele e Palestina
di
Paolo Mossetti
Ieri la Brigata ebraica di Milano e l'Associazione milanese Pro Israele, sempre più politicizzate in modalità anempatiche e credo ormai anche controproducenti, hanno chiesto al sindaco Giuseppe Sala di illuminare il Comune di arancione in segno di vicinanza per la restituzione della salme dei due bambini Ariel e Kfir Bibas.
Nessuna richiesta del genere era stata mai avanzata per le decine di migliaia di bambini palestinesi o libanesi uccisi nei mesi scorsi.
Sorprendentemente ferma la risposta di Sala: «Non credo che lo faremo. Ci sarebbero moltissimi motivi per continuare a illuminare il Comune. Direi che il problema è tenere posizioni politiche».
(Importante ricordare che l'ecosistema di centrosinistra milanese è tra i più conformisti e meno coraggiosi sul tema Medio Oriente)
* * *
Al Senato della Repubblica, in rappresentanza di un elettorato atlantista rigido, benestante, di età media elevata, spesso appiattito sullo status quo, Italia Viva e Azione hanno votato insieme alla destra trumpiana contro riconoscimento dello Stato di Palestina.
«La Palestina non esiste e l'Italia non la riconosce perché sarebbe un messaggio contro la pace e contro israele», aveva detto il ministro Antonio Tajani. È sostanzialmente la posizione anche di Ivan Scalfarotto (IV), che ha votato contro proprio come Giulio Terzi di Sant'Agata (FdI), difensore indefesso di Netanyahu, tra gli altri.
Scalfarotto in piena mattanza a Gaza aveva partecipato a un evento organizzato da UN Watch, una delle lobby filogovernative israeliane più feroci, guidata da Hillel Neuer, che dietro una facciata di neutralità tenta (senza successo) da mesi di "cancellare" tutti i critici perbene di Israele, come Francesca Albanese.
Il Senato italiano dunque ha respinto con 80 voti la mozione presentata dal M5S per il riconoscimento italiano della Palestina «nei confini del 1967». A favore 45 senatori (anche del PD e di AVS).
Difficile pensare, in materia di politica estera, che l'elettore medio di centrosinistra trovi più tollerabile questo conformismo sul Medio Oriente del cosiddetto Terzo polo piuttosto che l'opportunismo anti-guerra del M5S sull'Ucraina.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|