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Perdita di credibilità
di
Nevio Gambula
Dopo il perverso incontro di Mattarella con il presidente israeliano Herzog, ciò che io consideravo ipocrisia è d’un tratto diventata complicità. E d’un tratto ha perso credibilità ogni discorso sulla legalità internazionale, soltanto poche ore prima richiamata per la Russia.
Cosa significa questo incontro istituzionale? Le parole di vicinanza, le dichiarazioni di amicizia, il riconoscimento ad alto livello di Israele rintuzzano, per quanto indirettamente, l’attacco contro le due corti di giustizia più importanti al mondo; e si gettano alle spalle le accuse per crimini di guerra e contro l’umanità e di genocidio, ben rappresentate dal mandato di cattura che pende sul capo del governo israeliano. Così, con una stretta di mano.
Non serve dire che, a conti fatti, gli atti compiuti da Israele contro la popolazione civile son di natura ben peggiore di quelli compiuti dalla Russia; l’orrore non è una unità di misura nelle relazioni internazionali. E non serve lamentarsi, o anche solo criticare «l’eccellente relazione tra Israele e Italia»; le implicazioni geostrategiche si sorreggono su materie che esulano dalla giustizia e dalla morale.
Infatti ciò che sorregge, che ha sempre sorretto l’alleanza con Israele sono gli affari, variamente declinati; e la lingua degli affari non si vergogna di tollerare pulizia etnica e genocidio.
Per quanto mi riguarda, siamo oltre ogni sconforto e ogni disgusto; preso atto che la nostra borghesia è ormai del tutto compromessa con l’orrore, per sopravvivere politicamente bisogna avere la forza di indicare, quali veri nemici della democrazia, non le “autocrazie”, bensì quanti, dal suo interno, rovesciano la sua essenza nel suo contrario.
Siamo oltre ogni vergogna; siamo dentro un processo che sfocerà, che non potrà che sfociare nella negazione della democrazia e del valore egualitario della giustizia internazionale.
***
Considerando “plausibile” il comportamento genocidario di Israele, la Corte di giustizia internazionale ha messo agli atti diverse dichiarazioni del Presidente Herzog:
– «C’è un’intera nazione là fuori che è responsabile. Questa retorica sui civili non consapevoli, non coinvolti, lo è assolutamente non è vero».
– «Sradicheremo il male affinché ci sia del bene per l’intera regione e per il mondo».
Solo ieri lo stesso Herzog ha detto che «a Gaza Israele non poteva agire in altro modo».
Considerando le innumerevoli prove di crimini di guerra e contro l’umanità, il Presidente israeliano sta rivendicando il comportamento criminale di Israele. Ovviamente, la frase dove Herzog dice che hanno «agito nel rispetto del diritto internazionale» non è solo grottesca, ma anche sintomo di un’abiezione senza misura. Il Presidente non ha mancato di applaudire al piano di “evacuazione” dei palestinesi proposto da Trump, così, per ribadire la propria attitudine alla pulizia etnica … Sempre in difesa «del mondo occidentale e libero», of course. Suprematismo da operetta, se non fosse per le implicazioni tragiche degli atti della nazione che rappresenta.
Tutto ciò è davvero la negazione dell’essenza della democrazia.
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