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19 febbraio 2025
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Diritto internazionale ormai defunto
di Roberto Preve

Esiste una specie di totalitarismo delle parole a cui tutti devono sottostare.

L'attuale presidente della Siria era un militante di Al Qaeda in Iraq quando hanno fatto saltare i soldati italiani a Nassirya. Questo è un fatto.

Il ruolo di Al Shara nella guerriglia era, a quel tempo, un ruolo medio basso ma chiunque ripetesse pubblicamente questo fatto incontrovertibile sarebbe tacciato di essere nostalgico del dittatore Assad.

L'Italia ha assunto sull'Ucraina nel 2022, la posizione di assistere militarmente quel paese ma senza intervenire direttamente nella guerra e sostenendo il ritorno ai confini pre-bellici tra i due paesi in lotta. Pochi mesi dopo, in una finestra di opportunità data dal ritiro russo da Kiev, è stata assunta una decisione diversa, ovvero sconfiggere la Russia e toglierle la Crimea e cambiare il suo regime. Legittimo per carità, come forse era legittimo far saltare la nostra base in Iraq per Al Shara.

Ma non richiami Mattarella, con aria da Cherubino offeso, il diritto internazionale. Il diritto internazionale non esiste più. Non esisteva quando si attaccava l'Iraq e non esisteva quando si bombardava Belgrado nel 1999 con Mattarella ministro della difesa. Non esiste nessun diritto internazionale quando il popolo italiano e quello europeo, che sono sulla guerra ad est per lo meno divisi, si fanno rappresentare da una ministra guerrafondaia, la Kallas, di un paese di un milione e mezzo di abitanti che ha evidenti ragioni per non essere equanime nella vicenda insorta.

Esiste solo un diritto neo-imperiale imposto dagli Usa e avallato dalla UE e dalla Nato. Questo diritto è il diritto del più forte e si basa sul sistematico abuso di quello che prima del 1989 era il diritto Internazionale.

Le prese di posizione a favore di Mattarella, inamovibile Presidente a vita e occupatore di una carica che era stata pensata, nel 1946, proprio per non avere i poteri che attualmente gestisce, più che essere sbagliata è ridicola.

Ogni cittadino Italiano ha tutto il potere di criticare il suo Presidente, qui sì che possiamo rivendicare il famoso DIRITTO. Se questo diritto non può essere esercitato, se non privatamente sui social, semplicemente gli organismi superiori agli stessi social perderanno credibilità, cosa che avviene a velocità fotonica.

Ripetere che Mattarella e la UE sono popolari non impedirà che nei tempi rapidi della storia, che si misurano in decine di anni, quelli che adesso sono intoccabili diventino irrimediabilmente dimenticati e irrisi, sperando, per loro, che non finiscano processati.

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