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Israele umilia i prigionieri da rilasciare
di
Paolo Mossetti
David Parenzo, self proclaimed liberale, influente figura del dibattito pubblico mainstream, difende un'immagine che vale più di mille parole: centinaia di detenuti e prigionieri palestinesi rilasciati sabato e costretti a posare in ginocchio, in prigione, indossando magliette bianche con una Stella di David blu e le parole «non dimenticheremo né perdoneremo».
Israele, alleato di ferro dell'attuale commissione UE, appaltatore della cybersecurity italiana, li ha trasformati in manifesti viventi del sionismo nella sua forma più fascista.
La scorsa settimana erano stati obbligati a indossare braccialetti con un messaggio simile: «Il 'popolo eterno' non dimentica mai, inseguirò e troverò i miei nemici».
Il capo del Servizio Penitenziario israeliano, Kobi Yaakobi, ha pensato questo fosse un buon servizio fatto alla propaganda di uno stato moderno, per la difesa delle cui politiche stiamo sacrificando la libertà di espressione ovunque in Occidente.
Un altro esempio del perché l'opinione pubblica sarà sempre più indisponibile a solidarizzare con la radicalizzazione israeliana.
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