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18 febbraio 2025
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Sidney taglia rapporti con aziende israeliane in Cisgiordania
di Marilina Mazzaferro

Il Consiglio comunale di Sydney ha approvato lunedì una proposta per una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro le aziende che operano nelle aree occupate di al-Quds in Cisgiordania e nell'Est occupato, secondo il Jerusalem Post, che ha citato membri del consiglio della metropoli australiana e fonti locali australiane.

Il rapporto sui fornitori e gli investimenti nella città di Sydney riguardante le campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, raccomandato all'unanimità dal comitato per le società, le finanze, il settore immobiliare e gli appalti, ha ricevuto il sostegno di tutti i membri del consiglio comunale tranne uno, secondo il giornale.

La città ha deciso di "non avere alcun investimento o rapporto contrattuale con società israeliane o non israeliane che operano nei territori contesi elencati nel registro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite", secondo quanto riportato dal Jerusalem Post.

Ha aggiunto che la città ha già in atto politiche per garantire che le sue pratiche di investimento e di appalto evitino di sostenere attività socialmente dannose, comprese le violazioni dei diritti umani.

Il giornale ha riferito che il movimento BDS in Australia ha elogiato questa decisione sui social media, considerandola un passo fondamentale per aprire la strada ai consigli locali di tutto il paese per escludere "le aziende complici dell'occupazione illegale israeliana".

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