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17 febbraio 2025
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Denunciato alla CPI ministro degli esteri israeliano
di Gabriella Mira Marq

La Fondazione Hind Rajab (HRF) ha presentato una denuncia alla Corte penale internazionale chiedendo un mandato di arresto contro il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi durante l'assalto militare in corso da parte di Israele a Gaza dal 7 ottobre 2023".

Sa'ar sarà a Bruxelles, in Belgio, il 18 febbraio, e la fondazione ha affermato che consentire a Sa'ar di visitare il Belgio senza essere arrestato costituirebbe un "tradimento degli impegni legali internazionali e dei principi fondamentali della giustizia".

"Poiché il Belgio è firmatario dello Statuto di Roma, ha l'obbligo legale di cooperare con la Corte penale internazionale e di agire contro individui accusati di gravi crimini internazionali", ha affermato HRF, invitando "le autorità belghe a garantire che Sa'ar non sfugga alla giustizia mentre si trova sul suolo europeo".

La Fondazione Hind Rajab è il braccio legale del movimento 30 marzo, lanciato in risposta "all'urgenza della situazione in Palestina, soprattutto a causa del genocidio di Gaza nel 2023/2024". Prende il nome da Hind Rajab, la bambina di 6 anni uccisa dalle forze israeliane mentre era bloccata in un'auto con altri 6 membri della sua famiglia, oltre a due paramedici accorsi in suo soccorso.

La fondazione aveva precedentemente chiesto l’arresto del generale israeliano Ghassan Alian mentre era in Italia, dopo aver avviato un procedimento presso la Corte penale internazionale e le autorità italiane, sollecitando la fondazione che “il tempo è essenziale per garantire la responsabilità delle sue azioni”.

L’HRF ha presentato un’altra denuncia contro il soldato israeliano Mori Keisar della Brigata GIvati che era in vacanza a Barcellona, ​​in Spagna, affermando che “le azioni del Sergente A e del suo plotone dimostrano violazioni sistematiche del diritto umanitario internazionale, prendendo di mira i civili e le infrastrutture protette”.

Allo stesso modo, la fondazione ha presentato una denuncia in Svezia contro un soldato IOF per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio a Gaza, con prove che includevano un’immagine di lui mentre usava il suo fucile da cecchino a Gaza.

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