Smotrich confisca fondi destinati alla Palestina e pensa ad autofinanziamento
di Franca Rissi

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha deciso di confiscare 320 milioni di shekel di tasse riscosse per conto dell'Autorità Palestinese e di trasferirli alle famiglie dei morti israeliani.

Secondo la radio dell’esercito israeliano, Smotrich ha indicato che questo passo fa parte di una serie di misure volte a fermare il finanziamento da parte dell’Autorità Palestinese delle operazioni palestinesi e delle famiglie dei responsabili.

Smotrich ritiene che la decisione miri, secondo la sua espressione, a garantire la sicurezza degli israeliani impedendo il sostegno alle operazioni palestinesi.

Le misure includevano anche il congelamento del trasferimento di fondi verso la Striscia di Gaza e la sospensione dei pagamenti ai prigionieri palestinesi.

Smotrich ha annunciato la formazione di una squadra per rivedere annualmente le spese finanziarie dell'Autorità Palestinese, con l'obiettivo di garantire che nessun denaro venga speso per le famiglie dei martiri o dei prigionieri.

Ha aggiunto che esiste un piano per rivedere annualmente le spese finanziarie dell'Autorità Palestinese, per garantire che gli stipendi dei prigionieri o delle famiglie dei martiri non vengano finanziati.

All’inizio del 2026 è prevista la presentazione di un rapporto per valutare se l’Autorità Palestinese ha rispettato queste condizioni, e poi si deciderà se i trasferimenti fiscali continueranno o meno.

Smotrich ha aggiunto che intende adottare misure per fermare quello che lui chiama “incitamento al finanziamento” alle moschee, alle scuole e ai media, interrompendo il sostegno finanziario fornito dall’autorità a questi settori, che secondo lui ricevono finanziamenti dai fondi di sgombero e contribuiscono all’istigazione.

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