Yemen: pronti a intervento militare se Israele agisce a Gaza
di Mauro W. Giannini

"Siamo pronti all'intervento militare per contrastare l'escalation israeliana a Gaza", ha dichiarato ieri il leader di Ansar Allah dello Yemen, Sayyed Abdul Malik al-Houthi, sottolineando il principio del sostegno militare, mediatico e politico al popolo palestinese.

Intervenendo in occasione dell'anniversario del ritiro “umiliante” dei marines americani da Sanaa, al-Houthi ha affermato che il “giorno dopo” nella Striscia di Gaza è stata una vittoria per la Resistenza palestinese.

Per quanto riguarda la sua nazione, il leader yemenita ha detto che gli americani hanno cercato di distruggere lo Yemen e prenderne il controllo in un modo che servisse i loro interessi.

"L'agenda americana nella regione è distruttiva e catastrofica", ha avvertito, aggiungendo che gli Stati Uniti trattano il mondo arabo e islamico con avidità e risentimento, soprattutto perché il loro approccio mette in pericolo tutti quei paesi "senza alcuna eccezione".

Il leader di Ansar Allah ha sottolineato che la fuga dei Marines dalla capitale Sanaa rappresenta il fallimento degli Stati Uniti nel controllare il paese, sottolineando che il dominio della Mecca e della Medina [saudita] fa parte del progetto sionista, che viene gestito per fasi.

"Ci sono testimoni dell'avidità americana, e la prova è ciò che dice il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, anche nei confronti dei paesi 'non islamici'", ha detto al-Houthi, sottolineando che gli americani "traggono vantaggio, in larga misura, dall'idiozia di alcuni paesi arabi".

"Gli americani vedono questa nazione come una preda, un pasto da divorare, e considerano coloro che possiedono vaste ricchezze al suo interno come nient'altro che una mucca da mungere", ha sottolineato.

Sayyed al-Houthi ha affermato che gli Stati Uniti sono “selvaggi, arroganti e moralmente in bancarotta, guidati da un’estrema avidità”, e sfruttano le nazioni senza alcun riguardo per i loro diritti o libertà.

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