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ICJ accoglie parere della Lega Araba nel procedimento contro Israele
di
Gabriella Mira Marq
Venerdì la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha dato alla Lega araba il via libera per partecipare a un procedimento consultivo sugli obblighi di Israele sulla presenza e le attività delle Nazioni Unite, delle organizzazioni internazionali e degli stati terzi nei territori palestinesi occupati.
Il giudice dell’ICJ Julia Sebutinde - che è la vicepresidente della corte facente funzione di presidente dopo che questi, che è libanese, è stato incaricato dal presidente del Libano di formare un governo - ha stabilito che la lega “probabilmente sarà in grado di fornire informazioni” rilevanti sulla questione legale sottoposta alla corte dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Alla Lega è stato concesso il permesso di presentare una dichiarazione scritta entro il 28 febbraio in conformità con l'ordine procedurale emesso lo scorso dicembre.
Il caso richiede il parere consultivo della Corte sulle responsabilità di Israele ai sensi del diritto internazionale riguardo alla sua governance dei territori occupati e al ruolo degli attori internazionali nella regione.
Il procedimento fa seguito a precedenti sentenze e richieste della Corte internazionale di giustizia relative al conflitto israelo-palestinese.
Ulteriori fasi procedurali del caso saranno determinate in una fase successiva.
L’ICJ, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, è stato istituito nel 1945 per risolvere le controversie tra stati e fornire pareri consultivi su questioni legali sollevate dagli organi delle Nazioni Unite. Composto da 15 giudici eletti dall'Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza, il tribunale ha sede a L'Aia.
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