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Media israeliani: piano di Trump non fattibile
di
Mauro W. Giannini
Il piano di Trump di sfollare con la forza i palestinesi da Gaza potrebbe essere una “espediente” che mostra il suo pensiero “fuori dagli schemi”, ma non è un piano realistico, soprattutto quando nessuna fazione palestinese è d’accordo, secondo l’analista degli affari arabi di Yedioth Ahronoth.
Molti israeliani "vogliono vedere Gaza rasa al suolo, i palestinesi scomparire, e la Striscia, che è stata un alveare per l'esercito israeliano per decenni, diventare una prospera riviera americana", dice Ynet, aggiungendo: "È un vero sogno, ma ha un avvertimento, non è realistico, impossibile e non plausibile da realizzare".
Il giornale prosegue affermando: "Non esiste alcuna entità palestinese che accetterà di cooperare con il piano di Trump per la migrazione o il trasferimento, soprattutto perché qualsiasi menzione di migrazione o partenza si allinea immediatamente con la più grande catastrofe collettiva del popolo palestinese: la Nakba del 1948.
Si sottolinea che "anche il presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ieri si è allineato con Hamas e ha dichiarato con forza la sua opposizione".
Secondo il sito web, l'azione militare, non importa quanto aggressiva, porterà a ulteriore distruzione e morte a Gaza, ma non alla resa di Hamas, finché non esisterà un'alternativa autorevole, e nemmeno al suo smantellamento. Porterà solo alla morte di più soldati IOF che continueranno la guerra senza un obiettivo realistico.
Ha inoltre sottolineato che "radere al suolo la Striscia di Gaza e allontanare i suoi residenti non è un obiettivo realistico, ma piuttosto un bel trucco da parte di un presidente americano che vuole dimostrare quanto sia diverso dal suo predecessore e dagli altri. Tuttavia, è uno scherzo che non ha alcuna strada per essere implementato".
Ynet ha aggiunto che l’accordo di cessate il fuoco sta procedendo e che i team negoziali si incontreranno per riprendere i colloqui a Doha. Non è chiaro se queste discussioni porteranno a una seconda fase dell’accordo, ma una cosa è certa: finora Hamas mantiene ancora il controllo nella Striscia di Gaza. Non c’è nessuno che la minacci (almeno per ora), e nessuno che la metta in discussione.
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