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Trump fa bombardare l'ISIS per mostrare i muscoli
di
Rico Guillermo
Sabato Donald Trump ha autorizzato attacchi aerei contro l'Isis nel nord della Somalia, segnando sabato la prima grande azione militare americana all'estero durante la sua presidenza.
Gli attacchi, condotti da aerei da guerra della Marina e dell’Aeronautica Militare hanno preso di mira le remote montagne Golis nel nord della Somalia. Secondo il segretario alla Difesa Pete Hegseth, la valutazione iniziale dell’esercito affermava che diversi agenti dell’Isis erano stati uccisi e nessun civile era stato ferito.
Trump ha definito l’operazione una mossa fondamentale per indebolire la capacità dell’Isis di pianificare e portare a termine attacchi che minacciano i cittadini e gli alleati degli Stati Uniti. Gli attacchi, tuttavia, sono apparsi più simbolici che sostanziali, volti a rafforzare l’immagine di Trump come comandante in capo decisivo nelle sue prime settimane in carica, ha riferito il New York Times (NYT), citando funzionari della difesa e militari statunitensi.
I funzionari hanno suggerito che l'operazione mirava più a segnalare la forza contro il terrorismo che a neutralizzare una minaccia imminente, tuttavia, secondo quanto riferito, almeno un agente senior è stato ucciso.
Sebbene la presenza dell’Isis in Somalia sia minore rispetto al ben più importante gruppo al-Shabab, che ha profondi legami con Al-Qaeda, gli Stati Uniti hanno rivolto sempre più la loro attenzione all’Isis nella regione.
Giovedì, il Comando Centrale degli Stati Uniti aveva riferito della morte di un alto agente in Siria, e gli attacchi aerei di sabato sono stati visti come parte di più ampi sforzi antiterrorismo sulla scia delle crescenti preoccupazioni sulla rinascita dell’ISIS.
Trump ha sottolineato in particolare la morte di un "pianificatore senior degli attacchi dell'Isis e di altri terroristi" durante l'attacco, sostenendo che si stavano "nascondendo nelle caverne".
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