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Famiglie ostaggi israeliani contro Netanyahu e fanno appello a Trump
di
Marilina Mazzaferro
Le famiglie degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza hanno dichiarato sabato che il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo governo stanno tentando di ostacolare un accordo di scambio di prigionieri con Hamas.
Ciò è avvenuto nel corso di una conferenza stampa organizzata dalle famiglie nei pressi della sede del ministero della Difesa a Tel Aviv, in risposta al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, il quale aveva affermato che la guerra a Gaza sarebbe ripresa immediatamente dopo il completamento della prima fase dell'accordo.
Le famiglie hanno detto: "Netanyahu sta cercando di ostacolare l'accordo sullo scambio di prigionieri".
"Noi famiglie in attesa dell'attuazione delle prossime fasi dell'accordo, siamo estremamente preoccupati", hanno affermato. "Stiamo lanciando un altro appello al presidente Trump, poiché Netanyahu e i suoi ministri stanno cercando di far deragliare e ostacolare l'accordo".
Hanno anche affermato che "il ministro Smotrich ha dichiarato che la guerra riprenderà immediatamente dopo la fine della prima fase, ma non permetteremo loro di sabotare l'accordo e di lasciare gli ostaggi rimasti al loro destino".
Le famiglie hanno espresso gioia per il rilascio di alcuni prigionieri nella prima fase dell'accordo, ma hanno criticato la leadership israeliana, affermando che gli ostaggi rimanenti sono stati "lasciati prigionieri per troppo tempo a causa di calcoli politici irresponsabili".
Hanno sottolineato: "Ci sono ancora 79 ostaggi tenuti prigionieri, in attesa di essere liberati".
Autobus che trasportavano prigionieri palestinesi liberati sono arrivati sabato a Ramallah e Khan Younis, nel sud di Gaza. Nel corso del quarto scambio di prigionieri-ostaggi previsto dalla tregua sarebbero stati liberati complessivamente 183 prigionieri.
Anche tre prigionieri israeliani – Keith Siegel, Ofer Kalderon e Yarden Bibas – sono stati rilasciati da Hamas.
Gira un video nel quale Sieget, indossando un braccialetto a fascia con la bandiera della Palestina, ringrazia le Brigate Al Qassam per come è stato trattato durante la detenzione, sebbene ne sottolineai la lunga durata.
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