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Un nemico più grande
di
Rossella Ahmad
Chi improvvidamente abbia esultato per l'elezione di Trump al rango di primo servitore in capo del sionismo globale farebbe meglio a tornare con i piedi per terra, ed alla svelta. L'uomo dai capelli arancioni metterà la pietra tombale su tutti i sogni di libertà e rivalsa covati per anni.
Il suo aiutante Elon Musk, questo probabile Asperger e cyborg conclamato - tra i suoi progetti dichiarati vi è la fusione uomo/macchina per scopi non ben esplicitati ma facilmente intuibili, dal patrimonio personale stimato in 464 miliardi di dollari - ha reso ben chiaro che - lungi dal mettere i bastoni tra le ruote del nuovo ordine mondiale - nella sua forma finale, quella appositamente formulata per acchiappare l'ex dissenso, il nuovo ordine mondiale sono loro.
La pubblica amministrazione USA, intanto, secondo Wired, è al momento occupata in massima parte da persone in qualche modo legate a Musk o da suoi fedelissimi, la quale cosa è già parecchio inquietante. E si tratta ovviamente della fase terminale e folle di una plutocrazia guidata, ormai senza più ambiguità né ritegno, dai gruppi finanziari più potenti del pianeta.
La creatura progettata dai due multimiliardari è la Stargate, una joint venture da 500 miliardi di dollari nel campo dell’intelligenza artificiale, fondata nel gennaio 2025, che si occuperà di costruire data center e infrastrutture di calcolo essenziali per lo sviluppo e il funzionamento di sofisticati modelli di IA.
Essendo completamente privata, si basa sui finanziamenti delle maggiori case di sviluppo americane, come la Oracle Corporation, guidata dall'ottantenne Larry Ellison, figlio adottivo di un ebreo russo della Crimea, patrimonio personale stimato in 218 miliardi di dollari, grazie al quale risulta essere il terzo uomo più ricco del globo.
E come la OpenAI, guidata dal CEO Sam Altman, nato, ci informa Wikipedia, da famiglia ebraica nell'Illinois e particolarmente dotato nell'ottenere finanziamenti milionari con cui lanciarsi, a soli 19 anni di età, nel mondo dell'alta impresa.
Non sottolineo l'ascendenza di questi multimiliardari per questioni di lana caprina, ovviamente, ma per evidenziare ancora una volta due concetti fondamentali per la comprensione di ciò che accade.
Il primo riguarda Gaza e la Palestina. Dovrebbe essere facilmente comprensibile quale genere di nemico gli innocenti palestinesi abbiano incontrato sul loro cammino: un impero finanziario e mediatico globale a disposizione di uno stato genocida - circostanza mai verificatasi prima nella storia. Nessun presidente americano - e nessun politico che ambisca a continuare ad esserlo - si metterà mai di traverso rispetto ai suoi finanziatori per pure questioni di umanità e di giustizia. Figurarsi i cyborg senz'anima che abbiamo di fronte oggi.
Il secondo concetto riguarda noi, popoli della terra. Pensare che questi rapaci abbiano a cuore il nostro benessere equivale a credere che gli asini volino. Prerogativa, questa, degli idioti , la cui caratteristica fondamentale è danneggiare anche chi idiota non è.
L'ho sempre detto e lo ripeto: la bussola morale per giudicare l'etica di chi abbiamo dinanzi è la sua attitudine verso la Palestina, che è la causa della giustizia per eccellenza.
Per inciso: il primo capo di governo estero invitato da Trump a Washington è il criminale di guerra e ricercato internazionale per genocidio Mileikowsky.
Ci rendiamo conto di quanto sia lontana l'Epica spirituale di Gaza e l'etica che informa l'intera questione palestinese - la quale è l'archetipo verso cui tendiamo in quanto esseri ancora umani - dal mondo mentale di costoro?
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