Italia scalo per armi dirette a Israele. Niente da dichiarare?
di Giuseppe Salamone

È incredibile quello che continua a uscire sulla complicità italiana con i terroristi israeliani.

Un'inchiesta sul Fatto Quotidiano di Stefania Maurizi, una delle più grandi giornaliste d'inchiesta del nostro Paese, rivela come l'Italia sia un ponte aereo importantissimo per portare avanti il genocidio.

Di oltre 6000 voli destinati a rifornire di armi lo Stato terrorista di Israele e intelligence, 631 sono transitati dall'Italia. In particolare dalle basi di Sigonella, Ancona, Bari, Brindisi, Ciampino e Napoli.

Questo dimostra, ancora una volta, la complicità dell'Italia con Netanyahu e company. Una vergogna storica, una macchia che rimarrà indelebile nella storia del nostro Paese.

Ma c'è di più, perché nel 2025 Leonardo, azienda che produce armi di cui il primo azionista è il Ministero dell'economia e delle Finanze, ha fatto sapere che anche per l'anno 2025 continuerà a fornire assistenza e pezzi di ricambio all'esercito israeliano.

Mattarella e Meloni hanno qualcosa da dire visto che si sta continuando a fare della Costituzione carta straccia?

E alla cosiddetta opposizione capitanata dalla "pacifista" Elly Schlein sempre pronta a presentare interrogazioni parlamentari o a parlare del nulla, sta bene così, visto che non aprono bocca? Incredibile!

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