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"Il sionismo non vincerà": slogan dietro le soldatesse rilasciate
di
Tamara Gallera
In una drammatica dimostrazione di potenza, durante la consegna di quattro soldatesse israeliane a Gaza City, i combattenti d'élite del gruppo di resistenza palestinese Hamas sono apparsi con i fucili Tavor israeliani in bella mostra sul podio. E alle loro spalle fra le varie scritte in arabo e ebraico figurava lo slogan "Il sionismo non vincerà".
"Hamas ha scelto di includere combattenti di un'unità d'élite che portavano fucili Tavor delle unità d'élite dell'esercito israeliano durante il processo di consegna", ha affermato Amir Bohbot, corrispondente militare per il sito web di notizie israeliano Walla, citando una fonte militare.
Il movimento Hamas "sta emergendo da questa guerra con il sopravvento, avendo ottenuto un cessate il fuoco pur mantenendo la sua autorità nella Striscia di Gaza", ha sottolineato l'ex capo della Divisione Operazioni nell'esercito di occupazione israeliano, Israel Ziv, durante un'intervista per il Canale 12 di Israele mentre l'ex funzionario dello Shin Bet Adi Carmi ha detto che "Israele sta ora pagando il prezzo del fallimento, della catastrofe e dell'arroganza del 7 ottobre 2023".
Hamas ha rilasciato quattro soldatesse israeliane sabato mattina nell'ambito della prima fase di un accordo di cessate il fuoco e di scambio di prigionieri con Israele. Le soldatesse liberate appartengono all'unità di sorveglianza dell'esercito israeliano presso la base di Nahal Oz.
Indossavano l'uniforme militare israeliana, sorridevano e salutavano su un palco allestito nella piazza mentre venivano trasferite ai rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR).
"L'evento di consegna organizzato da Hamas è stato meticolosamente pianificato ed eseguito in Piazza Palestina a Gaza City", ha affermato il Canale 12 israeliano.
"Hamas ha sfruttato questo momento drammatico per trasmettere messaggi di propaganda, erigendo una piattaforma al centro della piazza con simboli dell'esercito israeliano e del servizio di sicurezza Shin Bet, insieme a un titolo in ebraico: 'Il sionismo non vincerà'."
Il canale israeliano ha detto che lunghi convogli di uomini armati di Hamas e gruppi della Jihad islamica si sono riversati nella piazza fin dalle prime ore del mattino.
"Gli attivisti che portavano armi e bandiere dell'organizzazione erano posizionati attorno alla piattaforma centrale in una formazione pianificata in anticipo per creare un'immagine di vittoria per le telecamere che trasmettevano il rilascio dei prigionieri al mondo intero", ha aggiunto.
"L'ambientazione e l'arredamento scelti con cura, simboli israeliani e iscrizioni ebraiche, mostrano uno sforzo pianificato da Hamas per trasformare la cerimonia per il rilascio delle soldatesse in uno spettacolo di propaganda", ha detto il canale.
"Hamas ha investito risorse significative nella progettazione della piazza, con l'obiettivo di trasmettere un messaggio di controllo e superiorità.
"Le soldatesse sono state portate sul podio, dove si sono tenute per mano, hanno sorriso e salutato", ha commentato il canale.
Solo in un secondo tempo qualcuno ha notato che una delle soldatesse portava al collo un ciondolo che rappresentava una mappa della Palestina storica. Peraltro va notato le soldatesse salutavano sorridenti il popolo che le ha tenute a lungo prigioniere.
L'esercito ha affermato che le quattro militari sono state visitate dai medici e che "Le loro condizioni mediche sono normali, senza riscontri che richiedano un intervento medico speciale sul campo".
Oggi sono stati rilasciati circa 200 prigionieri palestinesi e non c'è stato lo stesso entusiasmo da parte di questi verso i propri carcerieri.
Nella prima fase del giorno del cessate il fuoco a Gaza, Israele ha in programma di ritirarsi dall'area del corridoio Netzarim che separa la parte settentrionale di Gaza da quella meridionale, consentendo ai palestinesi sfollati di tornare nelle loro aree nella parte settentrionale di Gaza.
La prima fase di sei settimane dell'accordo di cessate il fuoco di Gaza è entrata in vigore il 19 gennaio, sospendendo la guerra genocida di Israele che ha ucciso quasi 47.300 palestinesi, per lo più donne e bambini, e ne ha feriti più di 111.400 dal 7 ottobre 2023.
Il primo giorno del cessate il fuoco, Israele ha rilasciato 90 detenuti palestinesi in cambio di tre prigionieri israeliani liberati da Hamas.
L'accordo di cessate il fuoco in tre fasi include uno scambio di prigionieri e una calma prolungata, mirando a una tregua permanente e al ritiro delle forze israeliane da Gaza.
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