Libano: governo Netanyahu non ha trovato accordo su ritiro
di Mauro W. Giannini

Una riunione del Gabinetto di sicurezza politica di Israele si è conclusa senza una chiara decisione in merito al ritiro delle forze di occupazione israeliane dal Libano meridionale, hanno riferito i media israeliani mercoledì.

Ciò avviene mentre si avvicina rapidamente la scadenza di 60 giorni per il ritiro delle forze israeliane dal Libano, come stabilito da un accordo firmato a fine novembre dell'anno scorso.

Le autorità israeliane avrebbero chiesto agli Stati Uniti di estendere la scadenza per il ritiro dell'esercito israeliano dal Libano meridionale di 30 giorni, oltre la data stabilita nell'accordo di cessate il fuoco.

Nel frattempo, Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione in cui ribadisce il suo impegno a far rispettare i termini dell'accordo di cessate il fuoco. La Resistenza ha sottolineato che l'imminente scadenza del termine di ritiro il 23 gennaio "richiederebbe" l'attuazione completa e completa dei termini.

"Qualsiasi violazione dell'accordo o tentativo di eluderlo con falsi pretesti non sarà tollerata", ha avvertito Hezbollah, sottolineando l'importanza di una rigorosa adesione alle condizioni del cessate il fuoco.

Il sito web di notizie israeliano Ynet ha riferito che l'ultima riunione del gabinetto si è concentrata sulla questione del ritiro dell'esercito dal Libano meridionale, ma non ha discusso alcuna conclusione definitiva. Inoltre, il sito web ha evidenziato forti disaccordi tra i funzionari israeliani sul ritiro delle forze entro i tempi concordati. Ynet ha anche affermato che "si prevede che i negoziati sulla questione continueranno fino all'ultimo minuto".

Il 27 novembre 2024, il Libano ha accettato un accordo di cessate il fuoco mediato con il regime israeliano, ponendo fine all'aggressione dell'occupazione al paese. Sebbene il Libano abbia ampiamente rispettato i termini dell'accordo di cessate il fuoco, l'occupazione israeliana ha commesso violazioni dell'accordo quasi quotidiane.

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