L'Hitler nascosto
di Rossella Ahmad

La voce dell'occidente è doppia, oppure afona . Non parlo dei governi, in gran parte colonialisti collusi con altri colonialisti. La sua storia parla da sé, non c'è bisogno di rimarcarla se non per ricordare l'immenso numero di vittime che essa ha prodotto in ogni epoca.

Parlo invece del mondo della cultura, sul quale ricade il macigno della vergogna, l'onda anomala di disonore, infamia ed ignominia, rumorosa quanto il loro silenzio di fronte ad un genocidio che si è compiuto in diretta e senza filtri. Pochi, pochissimi coloro che hanno preso posizione, inorriditi. Il resto sì è confermato per ciò che avevamo già intuito. Anime morte, strumenti del sistema.

Sarebbero stati l'inquisizione, i cacciatori di streghe, gli Efialte, gli sterminatori di nativi, i fiancheggiatori della Gestapo e delle polizie politiche che in ogni epoca hanno stroncato le voci dissidenti. I delatori ed i condannanti di ogni opposizione. Sempre dalla parte del potere, col culo al caldo. Li aspetto tutti tra qualche giorno, in fila per tre col resto di due.

A Gaza è stata condotta un'operazione certosina di distruzione inflitta col massimo della violenza. In un ghetto chiuso, su bambini scalzi ed affamati. Una vergogna eterna che pesa più di un macigno.

La stessa operazione viene tentata oggi nel resto della Palestina occupata.

Questo è ciò che appare ai popoli ex-subalterni, quelli che emergeranno finalmente. E proprio questi popoli stanno alzando la testa per dire: non abbiamo più paura e vi accusiamo davanti ai tribunali del mondo e dello spirito e smascheriamo la vostra perversa attitudine egocentrica, egoriferita, egotica, il vostro intrinseco totalitarismo, la spocchia che vi ha contraddistinto nei secoli e che aveva come unica giustificazione l'estrema violenza che avete esercitato senza vergogna nei confronti nostri, i popoli del mondo.

Rigettiamo le vostre nomenclature, li vostro stigma, la rabbia del padrone che ha perso ogni autorità, ne è consapevole e per questo la sua violenza non ha più pudore. La vostra è la violenza del despota che vuole dominare, la nostra quella dell'oppresso che chiede redenzione.

Non è un caso che sia stata l'Africa, continente violato più di ogni altro, a dare la stura a questo sistema infetto di becero eurocentrismo e mentalità coloniale mai ripudiata.

Anzi, elemento costitutivo della storia e della cultura europea, che tutti abbiamo toccato con mano in questi ultimi anni e che Aimé Césaire, uno dei massimi intellettuali e studiosi del colonialismo, ha centrato con precisione nella sua infamia:
"Sì, varrebbe proprio la pena di studiare, clinicamente, in dettaglio, tutti i passi di Hitler e dell’hitlerismo, per rivelare al borghese distinto, umanista, cristiano del XX secolo, che anch’egli porta dentro di sé un Hitler nascosto, rimosso; ovvero che Hitler abita in lui, che Hitler è il suo demone e che, pur biasimandolo, manca di coerenza, perché in fondo ciò che non perdona a Hitler non è il crimine in sé, non è il crimine contro l’uomo, non è l’umiliazione dell’uomo in quanto tale, ma il crimine contro l’uomo bianco, l’umiliazione dell’uomo bianco, il fatto di aver applicato in Europa quei trattamenti tipicamente coloniali che sino ad allora erano stati prerogativa esclusiva degli arabi d’Algeria, dei coolie dell’India e dei negri dell’Africa".

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