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Un cessate il fuoco falso
di
Roberto De Vogli
La psicopatologia dei leader politici della più potente nazione al mondo è così profonda, così refrattaria a qualsiasi terapia, che il “democratico” Biden ha preferito perdere le elezioni che opporsi al genocidio di Gaza, mentre il “repubblicano” Trump, già noto per le sue fake news, ha firmato un cessate il fuoco (fake come le sue news) per non rovinare la festa (fake pure quella) della sua inaugurazione?
Un cessate il fuoco falso.
Parrebbe questa l’opinione dello scienziato politico che “arguably” conosce meglio di chiunque la storia della Palestina e delle ingiustizie che ha subito: Norman Finkelstein.
Consiglio anche il documentario con sottotitoli in Italiano “American Radical”. Al minuto 3,50 Finkelstein (la cui chiarezza espositiva è devastante) smonta pezzo per pezzo la propaganda di Alan Dershowitz professore ad Harvard (gia “famoso” per molto altro incluso l’Epstein affair) e le bugie dei mainstream media e intellettuali Occidentali mainstream.
Mostra che ci hanno raccontato un sacco di bugie per quanto riguarda la narrativa del "conflitto Israeliano-Palestinese” - che in realtà è un classico caso di colonialismo d’insediamento: la specialità della casa dell’Occidente (democratico e difensori dei diritti umani).
Non avevamo troppi dubbi che Trump avrebbe dato carte blanche al ricercato dalla Corte Penale Internazionale e al suo gabinetto psicopatologico. L'Israel Occupying Force continuerà a perpetrare crimini di guerra impunemente. Di fatto ha già violato il cessate il fuoco, ammesso sia mai stato attuato veramente.
Da G-Joe a G-Donald (una vignetta rappresenta Biden con una G rossa sulla fronte e la legenda "la nuova lettera scarlatta") sarà un attimo?
In questa tragedia sconfortante abbiamo imparato una cosa:
Il falso cessate il fuoco per non rovinare la festa falsa di Trump ha smontato completamente e miseramente l’argomento che diceva che Biden, Kamala e Blinken avevano le mani legate e non potevano fare nulla per Gaza perché erano alla mercé della potente lobby Israeliana.
Erano balle.
Fake news.
Abbiamo capito qualcosa in più sul peso e sulle responsabilità di questo genocidio, oltre che saperne di più sulla direzione predominante della reciproca associazione USA-Israele nel causarlo.
È un genocidio bilaterale.
Un crimine di guerra a deux.
Si, ok, poi ci siamo anche noi, l’Europa, e il resto dei difensori della democrazia e dei diritti umani a targhe alterne nel mondo.
Ma contiamo come il due di spade quando a briscola comanda bastoni.
Una vignetta di Joe Sacco, autore di "War on Gaza" e ideatore del concetto di "genocidal self-defense”, rappresenta Trump chem dicendo "aiuti umanitari per Gaza" porge a Netanyahu una pochette che sembra di patatine Mac Donalds ma contiene missili.
Capisco che a qualcuno che ha affrontato temi specifici come la pandemia e il cambiamento climatico, che si è occupato di scienza e lo ha fatto in modo intellettualmente onesto, queste frasi possano sembrare “estreme”, “iperboliche” o esagerate.
Ma storia e geopolitica non sono come la medicina, l’epidemiologia e le scienze esatte, basate prevalentemente su fatti e prove. Nelle prime, le possibilità di raccontare una visione distorta, manipolata della realtà, sono molto più ampie.
Apprendere e conoscere richiede quindi non solo uno sforzo educativo, scientifico, ma anche uno sforzo di decostruzione e auto riflessione sui bias culturali, nazionalistici e propagandistici che distorcono la visione dei fatti e delle prove.
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