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20 gennaio 2025
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I palestinesi non vogliono la pietà
di Guglielmo Mengora

Quello che si "scoprirà" (per chi non l'ha visto in diretta) quando i media mainstream torneranno a Gaza per il loro pietosi e pietisti servizi, sarà paragonabile solo alle immagini dopo l'apertura di Auschwitz.

Poi partiranno i cori e le ONG farlocche per gli aiuti a Gaza, che andrebbero ad ingrassare i collaborazionisti come Abbas e la sua Fatah.

I palestinesi non vogliono la pietà ed il significato della guerra a Gaza per loro è invece solo un altro: hanno combattuto ed hanno vinto. Per la prima volta dal 1948 i palestinesi hanno ottenuto, con la forza delle armi, il "diritto al ritorno", cioè hanno conquistato il diritto di ritornare nelle loro terre da cui erano stati scacciati dalle canaglie sioniste. Non era mai successo. E' la prima volta che, dopo essere stati allontanati, ritornano nelle aree da cui Israele aveva pianificato di espellerli. E non l'hanno fatto con i girotondi, l'hanno fatto con le armi.

Contro i palestinesi in 15 mesi hanno combattuto:

• mercenari da tutto il mondo;

• l'esercito israeliano con budget illimitato ed armato con tutte le armi più potenti a disposizione;

• un ponte di terra che partiva dagli Emirati e arrivava in Arabia Saudita e poi in Giordania;

• un assedio dal lato dell'Egitto;

• le forze speciali americane presenti in Israele ed a Gaza;

• aiuti militari pubblici e segreti dai paesi europei inclusa l'Italia;

• droni spia e d'attacco dal Regno Unito, dall'Europa e dagli USA;

• tutti i regimi arabi ed i paesi occidentali, difesi da tutti i media mainstream schierati a supporto di Israele;

• gli imam sauditi che incitavano alla guerra contro i palestinesi a Gaza;

• l'Autorità Palestinese che aiutava gli israeliani contro Gaza.

E nonostante questo non hanno vinto la guerra della pietà, hanno vinto quella della determinazione.

"Hajjah [una donna musulmana che ha compiuto il pellegrinaggio alla Mecca, è un titolo], dove stai andando? Vado a Rafah. I miei figli sono diventati martiri, sia lode a Dio. A Dio piacendo, siamo ritornati da vincitori. Stai tornando a Rafah? Ho sacrificato i miei figli, la mia casa, tutto quello che avevo ma stiamo ancora resistendo. Quando è stata l'ultima volta che sei andata a Rafah? Sono passati 9 mesi da quando ho messo piede l'ultima volta a Rafah."

In Israele il consenso è generale: il 92% della popolazione crede che gli obiettivi della guerra a Gaza non siano stati raggiunti. Il Ministro degli Esteri, quello delle Finanze, quello della Sicurezza Nazionale ed altri ufficiali parlano di sconfitta e della "necessità di evitare che la sconfitta tattica diventi una sconfitta strategica".

Nessun popolo oppresso si è mai liberato dall'oppressore facendo appello alla sua umanità. Ci si libera solo in un modo, come ha fatto l'Italia nel 1945.

Il resto è fantasia.

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