Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
17 gennaio 2025
tutti gli speciali

Biden corresponsabile di una guerra violenta che non si fermerà
di Paolo Mossetti

Nell'ottobre 2023, sapevo quanta violenza ci sarebbe voluta affinché Israele sentisse di aver restaurato la sua immagine di sicurezza: abbastanza per ribaltare completamente la regione e violare ogni norma del diritto internazionale. Pensavo che per questo motivo gli Stati Uniti e le altre potenze regionali avrebbero esercitato un qualche contenimento.

Mi sono sbagliato. Con la sua inanità e i suoi vincoli ideologici con Israele, i suoi luoghi comuni sul sionismo ormai superati dalla realtà, Joe Biden ha fatto sì che Netanyahu potesse sopravvivere politicamente e aspettare il suo amico Trump, ha confermato i pregiudizi dei populisti sui Dem difensori dello status quo, e ha dato agli israeliani la possibilità di radicalizzarsi sempre più a destra, facendogli sentire le spalle coperte.

Anche per chi ha seguito questo conflitto da mero cronista, e non come attivista, è praticamente impossibile esagerare quanto Israele sia diventato un paese fuori controllo, e quanto abbia danneggiato la sua immagine nel mondo. Non solo ha commesso quello che secondo sempre più esperti costituisce genocidio - parola che alcuni infelici hanno tentato persino a sinistra di rendere tabù, rendendosi ridicoli agli occhi della vasta opinione pubblica - ma hanno hanno esercitato un espansionismo imperialista per più di un anno, specificamente per attaccare i loro vicini e rubare la loro terra.

Chiudere la guerra prima avrebbe salvato forse decine di ostaggi e centinaia di soldati IDF uccisi nella trappola di Gaza, ma avrebbe anche chiuso effettivamente la finestra disponibile per erodere ancora di più la West Bank, ringalluzzire la destra della diaspora statunitense e smantellare l'esercito siriano.

Ecco perché non mi aspetto che Israele si fermi del tutto dopo il cessate il fuoco. Ha cambiato la regione intorno a sé, ma ha anche conquistato per uno status di paria globale che non andrà via facilmente, e potrà essere difeso solo con la forza (anche online, a forza di intimidazioni dei gruppi dei pressione). Una volta che la polvere si sarà posata, se mai accadrà, dovranno fortificarsi contro un mondo che non dimenticherà ciò che ha fatto.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale