Ambasciatrice USA mette in giro voci negative su Francesca Albanese
di Gabriella Mira Marq

Mandy Turner, già docente di conflitti, pace e affari umanitari presso l'Università di Manchester, ha commentato di recente che Francesca Albanese, relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi, "ha conquistato sostenitori (e critici) per essersi rifiutata di inchinarsi alle intense pressioni durante il genocidio di Israele contro il popolo palestinese. Continuerà a esprimersi in solidarietà con i palestinesi e a sostegno dei diritti umani".

Ma l'inviata speciale degli Stati Uniti per monitorare e combattere l'antisemitismo, l'ambasciatrice Deborah Lipstadt, non si limita alle critiche. Martedì ha detto ai giornalisti martedì che il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres avrebbe criticato Albanese in una conversazione a tu per tu con lei.

L'inviata uscente ha detto che, durante un evento in una sinagoga durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, aveva parlato con Guterres delle preoccupazioni del governo degli Stati Uniti nei confronti di Albanese. Nel racconto di Lipstadt, Guterres ha risposto due volte: "È una persona orribile".

Lipstadt, scelta da Biden, è la stessa persona che aveva fatto battute macabre sui cercapersone e dispositivi radio esplosi in tutto il Libano il 17 e 18 settembre provocando la morte di 37 e il ferimento di oltre 3.000.

Quattro mesi fa, ad un evento organizzato dall'Israeli-American Council, un moderatore ha commentato che "dopo il 7 ottobre, in tutto il mondo si è diffusa la sensazione che Israele fosse più debole". In risposta, Lipstadt, ha detto: "Vuoi un cercapersone?".

Il Council on American-Islamic Relations (CAIR) in quella occasione chiese all'amministrazione Biden di licenziare Lipstadt: "Le insensibili osservazioni dell'inviata speciale Lipstadt non sono solo disgustose, ma anche pericolose", ha affermato in una dichiarazione il direttore del dipartimento per gli affari governativi del CAIR, Robert McCaw.

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