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La tregua non basta
di
Alessandro Ferretti
Mentre arriva l'annuncio della firma israeliana sotto l'accordo per il cessate il fuoco, insieme alla gioia per il raggiungimento di questa necessaria pietra miliare si moltiplicano le preoccupazioni per ciò che succederà dopo.
La possibilità che il governo israeliano decida di riprendere il genocidio già dopo la prima fase di scambio di ostaggi è purtroppo tutt'altro che remota, e il giorno in cui si compirà la decolonizzazione della Palestina è ancora molto lontano.
Per fortuna, la ferocia del genocidio e la consapevolezza delle sue terribili implicazioni a tutti i livelli stanno suscitando un fervore di attività che vanno al di là dell'immediato stop al genocidio e che si propongono di accompagnare e sostenere il percorso di liberazione della Palestina per tutto il tempo necessario alla vittoria.
La prossima settimana a Torino sono previsti molti eventi a sostegno della causa palestinese, e ben tre si terranno presso il Csoa Gabrio:
- lunedì ci sarò l'incontro di autoformazione organizzato da Psicologia per la Palestina,
- martedì, nell'ambito del mercatino autogestito "Tiendita Popular", si terrà un incontro con Fadil Alkhaldy dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza;
- giovedì ci sarà la proiezione del mediometraggio "Dritti contro il cielo"che racconta la trasferta della squadra del C.S. Lebowski, per una settimana, al campo profughi di Shatila, nella parte Sud di Beirut, ospiti del Palestine Youth Club. La proiezione sarà preceduta da una cena benefit organizzata dall'intifada studentesca del Politecnico di Torino.
Queste attività (e altre ne seguiranno) sono il segno di una forte consapevolezza diffusa del fatto che il cessate il fuoco è necessario ma non basta.
Gli orrori del genocidio colonialista hanno destato molte coscienze e la lotta dal basso continuerà fino alla liberazione completa del popolo palestinese, perché l'oppressione dei palestinesi non è che una delle tante manifestazioni della logica di dominio e sopraffazione tramite forza bruta che i governi praticano allegramente nei confronti delle masse di sfruttati e marginalizzati di ogni latitudine.
Il genocidio ha per sempre squarciato il velo di ipocrisie che nascondevano il vero volto del potere, la lotta per la liberazione è solo all'inizio ed è qui per restare, fino alla fine.
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