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Accordo su Gaza: Biden passerà alla storia come l'artefice?
di
Rita Newton
L'accordo sulla guerra a Gaza è stato raggiunto a pochi giorni dalla cessazione del mandato di Joe Biden alla Casa Bianca.
Si può parlare - anche ai fini della storia con la S maiuscola - di una vittoria di Biden o no?
Per prendersi il merito il presidente uscente ha citato i "molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti" unitamente a Egitto e Qatar, ma noi sappiamo che si tratta dei molti andirivieni di Blinken a Tel Aviv dove Netanyahu spostava ogni volta l'asticella sui compromessi già raggiunti e riceveva comunque una stretta di mano, non solo simbolica.
In realtà Biden aveva provato ad ottenere il cessate il fuoco prima delle elezioni presidenziali USA per portare a casa il consenso giovanile che le proteste negli atenei e i sondaggi mostravano perduto ma parallelamente continuava a foraggiare la guerra di Netanyahu con fondi e armi per non perdere il support finanziario ed elettorale degli ebrei statunitensi.
Pertanto Joe Biden potrà cercare di ascrivere a sé questo risultato ma la vicinanza temporale con il subentro di Trump e soprattutto i mesi di supporto e giustificazione in ogni contesto delle azioni dell'estrema destra israeliana al governo e degli abusi dell'esercito di Israele non depongono a suo favore.
Ovviamente la storia registrerà la sua plateale dichiarazione alla Casa Bianca: "Posso annunciare che è stato raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas. I combattimenti a Gaza cesseranno e presto gli ostaggi torneranno a casa dalle loro famiglie".
In una dichiarazione separata, la Casa Bianca ha spiegato: "Questo accordo fermerà i combattimenti a Gaza, aumenterà l'assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia".
Propaganda che cerca di coprire non solo le decine di migliaia di vittime - la maggioranza donne e bambini, non guerriglieri barbuti - ma anche l'enorme quantità di dollari dirottati verso il Medio Oriente e verso l'Ucraina. E i diritti e il diritto calpestati in tutti i modi possibili.
Ovviamente nessuno - nemmeno le poche decine di ostaggi che non saranno rimandati a casa - può garantire che Israele, che ha violato decine di volte il cessate il fuoco in Libano, non torni a Gaza e in Cisgiordania a "finire il lavoro", completando lo sterminio e costruendosi le ville sul mare.
Ma per ora, apparentemente, grazie a Biden, vissero tutti felici e contenti. Tranne quelli - tanti - che anche grazie a Biden sono morti.
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