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Svezia: portuali annunciano embargo per armi verso Israele
di
Pierpaolo Minardi
Il sindacato svedese dei portuali ha annunciato un embargo di materiale militare da e per l'occupazione israeliana.
Secondo il sindacato, il blocco, che entrerà in vigore il 27 gennaio, viene implementato in solidarietà con il movimento sindacale palestinese in risposta alla guerra a Gaza.
Non si sa esattamente quali articoli saranno interessati, ma secondo il presidente Martin Berg, il sindacato prenderà delle precauzioni.
"Ciò significa che non daremo particolare considerazione agli interessi economici delle aziende svedesi e delle istituzioni pubbliche, ma che, in caso di dubbi sulle merci in viaggio verso o da Israele, siano esse di natura civile o militare, rifiuteremo di caricarle o scaricarle", secondo un comunicato stampa.
I ministri degli esteri dell'Unione Europea hanno respinto una proposta di fermare le esportazioni di armi verso Israele, nonostante fossero state presentate prove di crimini di guerra e genocidio in una valutazione interna dell'UE.
Il rapporto di 35 pagine, redatto da Olof Skoog, rappresentante speciale dell'UE per i diritti umani, è stato inviato ai ministri prima di una riunione del consiglio del 18 novembre.
Il documento, che non era stato divulgato in precedenza, presentava i risultati di fonti delle Nazioni Unite sulle violazioni del diritto umanitario internazionale commesse da "Israele" e Hamas dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023.
Il rapporto ha sottolineato il tributo sproporzionato sui civili a Gaza, con una stima di 45.000 morti, più della metà dei quali erano donne e bambini.
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