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Bologna sinagoga: ex deportati solidali con sindaco attaccato
di
Paolo Mossetti
Significativa presa di posizione dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (Aned), premiata con la Medaglia d’Oro al Merito Civile dal ministro dell’Interno e dalla senatrice Liliana Segre, contro i tentativi di intimidazione e censura attorno ai fatti bolognesi di domenica.
«L'ANED esprime la più calorosa solidarietà al sindaco di Bologna Lepore dopo lo scomposto e indegno attacco portatogli oggi dall'ex presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, che si è spinto fino ad indicarlo come "mandante morale del tentativo di oltraggio alla Sinagoga di Bologna."
A giustificazione di questa insensata e offensiva accusa, Pacifici ricorda che il sindaco ha "issato la bandiera palestinese dando, di fatto, semaforo verde ai nostri nemici."
Pacifici evidentemente considera in toto tutti i palestinesi, che quella bandiera rappresenta, suoi "nemici". Confondere l'intera Palestina con Hamas è del resto la linea dell'ala estremista e reazionaria del governo di Israele che si oppone a ogni accordo sull'ipotesi di creazione di uno stato palestinese e che incoraggia le violenze e i delitti di bande di coloni contro le case e le terre della minoranza araba di Israele.
L'ANED, al contrario, condanna fermamente ed ha sempre condannato i crimini di Hamas contro i civili israeliani e torna a chiedere l'immediato cessate il fuoco e l'avvio di seri negoziati per dare risposta alle legittime aspirazioni di tutti i popoli della regione all'autodeterminazione e alla costruzione di un futuro di pace.
Nel suo delirio, Pacifici arriva poi a invocare l'intervento del ministro dell'Interno Piantedosi contro il sindaco bolognese: a poco più di un secolo dall'assalto squadrista a Palazzo d'Accursio, che segnò una delle tappe fondamentali del percorso che portò alla dittatura fascista, per questa destra cambiano i metodi ma non gli obiettivi. Vogliamo dire a Pacifici che la democrazia repubblicana è più forte di quella tremolante di allora e che i suoi sogni sono destinati a rimanere tali».
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