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10 gennaio 2025
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Papa attaccato per presa di posizione su Gaza
di Viola Fiore

La libertà di parola del Papa è a rischio? Se lo chiede il giornalista Paolo Mossetti, che aggiunge: "Bergoglio sta diventando un problema per la nuova destra reazionaria protestante e il #centroradicalizzato cattolico: rifiuta l'unilateralismo, non indossa l'elmetto e viene perciò attaccato come antioccidentale e antisemita."

Giovedì, Papa Francesco ha intensificato le sue critiche alla campagna genocida di "Israele" a Gaza, descrivendo la crisi umanitaria nel settore come "molto grave e vergognosa" durante un discorso annuale ai diplomatici accreditati in Vaticano giovedì. Le osservazioni sono state pronunciate a suo nome da un assistente, mentre l'88enne pontefice si riprende da un raffreddore.

Nel suo discorso, il papa ha condannato i bombardamenti sui civili, facendo riferimento alle terribili condizioni di Gaza, dove l'elettricità è scarsa e il freddo invernale ha causato vittime. "Non possiamo in alcun modo accettare i bombardamenti sui civili", si legge nel discorso. "Non possiamo accettare che i bambini muoiano congelati perché gli ospedali sono stati distrutti o la rete energetica di un paese è stata colpita".

Il discorso, che è spesso definito il discorso del papa sullo "stato del mondo", includeva un'ampia gamma di preoccupazioni globali. Francesco ha anche condannato l'antisemitismo, definendo l'ascesa di gruppi antisemiti "fonte di profonda preoccupazione" e ha sollecitato la fine della guerra in corso tra Ucraina e Russia, che ha causato devastazioni diffuse e perdite di vite umane.

Oltre ad affrontare i conflitti, Francesco ha ribadito i suoi appelli per un'azione urgente sul cambiamento climatico e ha espresso preoccupazione per la diffusione di disinformazione attraverso i social media. L'appello del Papa per la pace Il Papa ha costantemente sostenuto un cessate il fuoco nella Striscia assediata. Riflettendo sulla portata del genocidio in corso, ha osservato che la guerra è diventata "troppo".

Nel suo messaggio annuale di Natale del mese scorso, Papa Francesco ha sollecitato un cessate il fuoco immediato a Gaza. Ha espresso la sua preoccupazione per le comunità cristiane nella regione, in particolare a Gaza, dove le condizioni sono notevolmente peggiorate. "Penso alle comunità cristiane in Israele e Palestina, in particolare a Gaza, dove la situazione umanitaria è estremamente grave. Che ci sia un cessate il fuoco, che gli ostaggi vengano liberati e che vengano forniti aiuti alla popolazione stremata dalla fame e dalla guerra", ha affermato.

Il pontefice ha esteso il suo appello per la pace al Sudan, che è stato colpito da una brutale guerra civile per quasi due anni, lasciando milioni di persone a rischio di carestia.

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