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Lancet: morti a Gaza molti di più di quelli ufficiali
di
Gabriella Mira Marq
Uno studio pubblicato giovedì suggerisce che il conteggio ufficiale palestinese dei decessi nella guerra israeliana a Gaza potrebbe aver perso fino al 41% delle vittime fino a metà del 2024 a causa del crollo del sistema sanitario di Gaza.
Accademici della London School of Hygiene and Tropical Medicine, della Yale University e di altre istituzioni hanno condotto l'analisi statistica peer-reviewed pubblicata sulla rivista The Lancet.
I ricercatori hanno utilizzato una tecnica statistica nota come analisi di cattura-ricattura per stimare il numero di vittime dell'assalto aereo e terrestre israeliano contro Gaza durante i primi nove mesi di guerra, che vanno da ottobre 2023 a fine giugno 2024.
I ricercatori hanno stimato che 64.260 persone sono morte per ferite traumatiche durante questo periodo, che è circa il 41% in più rispetto al conteggio ufficiale del Ministero della Salute palestinese a Gaza.
Lo studio ha indicato che il 59,1% delle vittime erano donne, bambini e individui con più di 65 anni, ma non ha fornito una stima del numero di combattenti palestinesi tra i deceduti.
Più di 46.000 persone sono state uccise nella guerra israeliana a Gaza, secondo i funzionari sanitari palestinesi ma lo studio di Lancet ha rilevato che la capacità del Ministero della Salute di Gaza di mantenere registri elettronici accurati dei decessi era stata in precedenza affidabile, ma è diminuita durante la guerra israeliana. Questo declino è stato attribuito agli attacchi contro ospedali e altre strutture sanitarie, nonché alle interruzioni dei sistemi di comunicazione digitale.
I rapporti hanno anche indicato che molti corpi sono stati sepolti sotto le macerie di edifici distrutti, il che ha portato alla loro esclusione da determinati conteggi delle vittime. Per colmare queste lacune, lo studio di Lancet ha utilizzato un metodo comunemente impiegato per valutare i decessi in altre zone di guerra, come Kosovo e Sudan.
Secondo lo studio, analizzando i dati provenienti da almeno due fonti indipendenti, i ricercatori sono stati in grado di identificare gli individui che apparivano in più elenchi di vittime. Una maggiore sovrapposizione tra gli elenchi indica registri più accurati, mentre una minore sovrapposizione suggerisce che molti decessi non sono stati segnalati.
Secondo lo studio, queste informazioni aiutano a stimare il numero totale di vittime.
Per lo studio di Gaza, i ricercatori hanno confrontato il bilancio ufficiale delle vittime del Ministero della Salute, che inizialmente si basava esclusivamente sui corpi portati negli ospedali nei primi mesi di guerra. Nel tempo, il conteggio si è ampliato per includere i dati di un sondaggio online distribuito dal ministero ai palestinesi sia all'interno che all'esterno di Gaza.
Il sondaggio ha chiesto informazioni come numeri di identificazione palestinesi, nomi, età al momento del decesso, sesso, luogo del decesso e fonte di segnalazione. Inoltre, sono stati utilizzati come fonte di dati i necrologi condivisi sui social media.
"La nostra ricerca rivela una cruda realtà: la vera portata delle morti per lesioni traumatiche a Gaza è più alta di quanto riportato", ha detto a Reuters l'autrice principale Zeina Jamaluddine.
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