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Cipro: proteste per visita presidente Israele
di
Pierpaolo Minardi
Giovedì a Cipro si sono tenute due grandi proteste organizzate dal Cyprus Peace Council, in opposizione alla visita del presidente israeliano Isaac Herzog.
La prima manifestazione ha avuto luogo alla rotonda dell'aeroporto di Larnaca, mentre la seconda si è tenuta nei pressi del palazzo presidenziale di Nicosia.
Tra i partecipanti c'erano rappresentanti del Russian Citizens' Council, dell'International Movement of Russia Lovers in Cyprus e della Cyprus-Russia Friendship Association.
I dimostranti hanno condannato fermamente le azioni militari in corso dell'occupazione israeliana e gli atti di genocidio contro il popolo palestinese. I dimostranti hanno anche denunciato le aggressioni dell'esercito israeliano, che hanno dichiarato di aver causato la morte di decine di migliaia di persone a Gaza e in Libano.
I dimostranti hanno visto la visita di Herzog durante quelle che hanno definito "uccisioni in corso" come un affronto al popolo cipriota, che ha subito le conseguenze dell'occupazione. Hanno chiesto la fine immediata delle operazioni militari e delle uccisioni di massa di civili, affermando che tali azioni minacciano la pace e la stabilità nella regione.
Cipro ha ricevuto a dicembre un sistema di difesa aerea israeliano, poiché l'isola del Mediterraneo orientale cerca di diversificare i suoi fornitori di difesa dopo la perdita della Russia come fornitore chiave, ha riferito Reuters.
Secondo la stazione televisiva Sigma, le consegne iniziali del sistema sono state effettuate martedì. Tuttavia, i funzionari ciprioti si sono astenuti dal commentare i dettagli del rapporto.
"L'unica cosa che posso dire è che faremo e stiamo facendo tutto il necessario per rafforzare la forza di deterrenza di Cipro, non solo perché siamo un paese sotto occupazione, ma uno stato membro dell'UE in una regione di particolare importanza geostrategica", ha detto ai giornalisti il presidente cipriota Nikos Christodoulides giovedì.
Cipro è rimasta divisa nel 1974 da un'offensiva turca, innescata da un breve colpo di stato sostenuto dalla Grecia. Il governo riconosciuto a livello internazionale controlla la parte meridionale dell'isola, mentre uno stato turco-cipriota separatista, pesantemente militarizzato, governa il nord.
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