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02 gennaio 2025
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Israele: famiglie ostaggi protestano accusando Netanyahu
di Marilina Mazzaferro

Decine di israeliani, tra cui attivisti e famiglie di ostaggi, hanno bloccato mercoledì sera una strada principale a Tel Aviv per protestare contro il fallimento del primo ministro Benjamin Netanyahu nel raggiungere un accordo tempestivo con Hamas per il rilascio degli ostaggi a Gaza.

I manifestanti hanno accusato Netanyahu di non essere riuscito a raggiungere un simile accordo con il gruppo palestinese.

Secondo il quotidiano Maariv, hanno chiuso l'autostrada Ayalon, chiedendo al governo israeliano di agire immediatamente per negoziare un accordo globale.

Come parte della loro manifestazione, hanno acceso una grande menorah (candelabro a sette bracci) e altri fuochi per celebrare la candela finale di Hanukkah, un rituale religioso ebraico.

Hanukkah, una festa ebraica, commemora la rivolta dei Maccabei, dove i guerrieri ebrei sconfissero l'impero seleucide nel 165 a.C.

Le famiglie israeliane degli ostaggi hanno condannato Netanyahu in una dichiarazione, dicendo: "I nostri cari stanno vivendo un incubo vivente nella prigionia di Hamas perché Netanyahu sta decidendo di abbandonarli lì".

“Invece di porre fine alla guerra attraverso un accordo globale che riporti a casa tutti i prigionieri, Netanyahu continua a sabotare i negoziati”, hanno aggiunto.

La dichiarazione sottolinea: "Per l'ultima candela di Hanukkah, non abbiamo bisogno di miracoli per riportarli indietro, ma di azioni reali da parte della nostra leadership".

Da più di un anno Hamas ha ripetutamente espresso la propria disponibilità a negoziare un accordo sullo scambio di prigionieri, accettando anche una proposta avanzata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel maggio 2024.

Tuttavia, il primo ministro Netanyahu ha poi fatto marcia indietro sulla proposta, introducendo nuove condizioni, tra cui la continuazione delle operazioni militari a Gaza e il rifiuto di ritirare le forze israeliane. Hamas insiste per la fine totale del conflitto e il ritiro completo delle truppe israeliane.

I leader dell'opposizione israeliana e le famiglie degli ostaggi accusano Netanyahu di aver ostacolato l'accordo per mantenere la sua posizione politica. Ministri estremisti, come il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, hanno minacciato di far crollare il governo se si raggiungesse un cessate il fuoco.

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