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Mattarella non cita il responsabile dei feroci crimini su Gaza
di
Antonio Greco *
“Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata, nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell’Ucraina”(stralcio del messaggio di Sergio Mattarella del 31 dicembre 2024).
Ma come può la prima carica dello Stato usare un linguaggio così equivoco?
Si è diffusa la notizia?
Ma dove vive il presidente?
Come fa a non citare per nome e cognome il responsabile della morte di quella “bambina” e di altri 15 mila bambini?
Come può parlare di “feroci bombardamenti russi” ed ignorare la ferocia di uno stato che sta commettendo un feroce genocidio a poche ore d’areo dalle nostre case?
C’è un suo predecessore che non usò giri di parole per dire semplicemente la verità.
Per i più giovani, per gli “smemorati” è bene rinfrescare la memoria:
“Io sono stato in Libano. Ho visto i cimiteri di Sabra e Chatila.
E' una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quell'orrendo massacro.
Il responsabile (Ariel Sharon) e' ancora al governo in Israele.
E quasi va baldanzoso di questo massacro compiuto.
E' un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando dalla società"
(Sandro Pertini. Messaggio presidenziale agli Italiani, 31 dicembre 1983).
Una differenza enorme con Mattarella, che sembra non sapere nemmeno che sono decine i morti uccisi dal freddo a Gaza e che il responsabile (Benjamin Netanyahu) è ancora il capo del governo di Israele e va orgoglioso per il genocidio che compie giorno dopo giorno.
* Componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
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