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Jimmy Carter: politica dannosa per il Medio Oriente dietro le apparenze
di
Ahmad M. Shakakini
Jimmy Carter è stato in realtà il peggior presidente USA per palestinesi e mediorientali.
- Carter e gli Accordi di Abramo.
Già molto prima di Trump e degli "Accordi di Abramo", è stato Jimmy Carter il primo presidente USA a tentare concretamente di aggirare la questione palestinese: nel 1977 aveva ipotizzato che raggiungendo un accordo con il tiranno egiziano Sadat, la Palestina sarebbe scomparsa e concertò l’accordo di Camp David tra Begin e Sadat, nel quale per i palestinesi non era previsto alcun Stato ma solo un’autonomia amministrativa nei territori occupati nel 1967.
- Carter e al-Qaeda
Fu Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale USA durante la presidenza di Jimmy Carter, dal 1977 al 1981, ad inventare e ad organizzare i jihadisti islamici in chiave antisovietica e anticomunista.
Brzezinski si rivolgeva così ai talebani e ai jihadisti reclutati in diversi paesi arabi: "Conosciamo la loro profonda fiducia in Dio e siamo certi che la loro lotta avrà successo". "Quella terra laggiù (Afghanistan) è la vostra, un giorno ci tornerete, perché la vostra lotta prevarrà e avrete nuovamente le vostre case e le vostre moschee, perché la vostra causa è giusta e Dio è dalla vostra parte".
Brzezinski è stato la levatrice ufficiale della nascita di al-Qaeda e dei «talebani». Ogni analisi o indagine obiettiva non può che riconoscere la sua responsabilità e quella degli USA nella diffusione dello jihadismo integralista islamista che ha afflitto i paesi arabi ed islamici dal 1979 ad oggi.
- Carter e l'Iran
Circa un anno fa sono stati declassificati nuovi documenti segreti relativi alla politica USA nei confronti dell'Iran, sono i documenti del segretario di David Rockefeller (presidente della Chase Manhattan Bank e delegato presidenziale speciale in Iran negli ultimi giorni dello Shah). Rockefeller era uno stretto alleato dello Shah, e la sua banca fece grandi profitti in Iran, ed era come l’inviato dello Shah presso l'amministrazione Jimmy Carter.
Questi nuovi documenti rivelano che Carter, che parlava giorno e notte di diritti umani, esortava lo Shah a usare la violenza contro i manifestanti in Iran durante la rivoluzione iraniana del 1979 e che lui e i suoi consiglieri stavano preparando un golpe militare per mantenere l'ordine a tutti i costi.
Gli Stati Uniti hanno perso nello Shah un alleato non meno importante di Israele, con una differenza che l'Iran portava molto denaro iraniano negli USA, mentre Israele porta via molto denaro statunitense.
Nel 1981 Carter perde le elezioni Usa per la pessima figura che fece proprio sull'Iran: La caduta dello Scia, la vittoria della rivoluzione iraniana e di Khomeini, la crisi degli ostaggi statunitensi nell’ambasciata Usa a Tehran e il ridicolo fallimento del tentativo d’intervento militare USA nell'Iran.
Vincono i Repubblicani e l'attore mediocre Reagan diventa presidente. Reagan prosegue il piano Carter-Brzezinski in Afghanistan, continua a sostenere i talebani e Bin Laden (per gli USA e per i media occidentali grande combattente per la libertà) e riesce a sconfiggere URSS e governo comunista afghano e viene instaurato così il regime dei talebani in Afghanistan.
La politica USA di Carter-Brzezinski prosegue ancora oggi in Medioriente: la caduta del regime siriano di Assad, alleato della Russia, è una copia di quanto era accaduto in Afghanistan. La politica di Carter sulla Palestina prosegue ancora oggi: permise ad Israele di invadere il Libano nel 1982 sconfiggendo ed espellendo dal Paese l'OLP. E la soluzione Carter degli accordi tra i regimi arabi e Israele ignorando la questione palestinese è proseguita fino agli "Accordi di Abramo" di Trump e ora di Biden che cerca l'accordo tra Arabia Saudita e Israele.
Dopo aver lasciato la Casa Bianca, Carter si sentì in colpa e chiese a gran voce il rispetto dei diritti dei palestinesi e il riconoscimento di uno Stato palestinese.
Prima che le organizzazioni occidentali per i "diritti umani" emettessero i loro rapporti secondo cui Israele è uno stato di apartheid, con moltissimo ritardo (solo due anni fa), Carter aveva scritto un libro nel 2006 in cui classificava Israele come uno stato di apartheid, ma quando è stato pesantemente criticato, ha chiarito che intendeva solo in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Carter non ha potuto espiare i suoi peccati nei confronti degli arabi perché Camp David era il colpo più grande all'azione congiunta araba nei confronti di Israele. Carter portò l'Egitto fuori dal conflitto e permise a Israele di condurre guerre contro i palestinesi e gli altri popoli arabi.
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