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A Gaza i bimbi muoiono ma il TG non cita responsabili
di
Mario Monaco
Al tg de la 7 di lunedì hanno parlato dei bambini di Gaza morti negli ultimi giorni di freddo, fame e stenti, e il registro linguistico utilizzato racconta molto delle cautele, reticenze e omissioni alle quali si sottopongono i giornalisti pur di non far sfigurare troppo l'ingombrante "alleato" israeliano: non si parla mai esplicitamente delle cause di queste morti, ovvero delle azioni dell'esercito israeliano.
Sembra quasi, dai resoconti giornalistici, che i bambini siano morti per un evento naturale, per una casualità, per una specie di malasorte arrivata non si sa da dove, mai una volta che con chiarezza si dica che questo massacro inaudito ha una regia politica e militare precisa, dei nomi e cognomi.
Poi, dopo un po', con nonchalance, la tizia microfonata butta un: "Continuano i raid israeliani", così, all'improvviso, una frase apparentemente neutra, che, in realtà, slegata dal contesto, da un prima e da un dopo, ha la funzione di depotenziare la gravità degli eventi innescati da Tel Aviv.
Ovviamente, se si trattasse, a parti invertite, di arabi o russi griderebbero al genocidio, al nazismo, alla barbarie asiatica, alla necessità di intervenire militarmente per fermare il massacro. Dato che sono israeliani, i rappresentanti dell'unica "democrazia" del Medio Oriente, non si può dire, ma è tutt'un manzoniano troncare e sopire...
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