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La guerra dei contadini nella battaglia partigiana
di
Osservatorio
«Ero un bambino di nove anni. Fino a quel momento avevo vissuto tutto, anche la guerra, come un gioco. Quel giorno sono diventato grande.» (Franco Vanti, sopravvissuto al massacro).
Dell’eccidio di Fiesso e Vigorso del 21 e 22 ottobre 1944 si conosceva il contesto, la sequenza degli eventi, il tragico bilancio – almeno otto partigiani caduti in battaglia, altri otto catturati e fucilati, una famiglia di sette contadini innocenti sterminata – ma non le storie delle vittime e dei protagonisti di quella che è stata una delle più cruente azioni nazifasciste nel bolognese.
Perché poi i partigiani del Distaccamento “Elio Pasquali” della Quarta Brigata “Venturoli” fossero lì, in quell’ultima tragica cascina, la notte che scattò l’annunciato rastrellamento tedesco, non è mai stato del tutto chiarito. Sulla vicenda permaneva un velo di mistero e di reticenza.
Di sicuro qualcosa la sera prima andò storto. Forse un errore nella catena di comando. Forse per una spiata, o un tradimento. Enrico, insegnante in crisi post separazione che si è trasferito da Reggio Emilia a Bologna e ora insegna alle medie di Castenaso, convince l’amica Laura, ricercatrice precaria su cui ha anche altre mire, a ricostruire quella brutta vicenda coinvolgendo nel progetto di recupero della memoria anche i suoi studenti.
Insieme trovano tre testimoni ancora viventi di quei drammatici giorni e l’intervista in una musicassetta dimenticata a Chiara Poluzzi, unica sopravvissuta alla mattanza della famiglia Maccagnani.
Ricostruiscono le storie di chi quella notte era nella cascina del podere Mazzacavallo e di tutte le vittime. Scoprono un’altra strage evitata per un soffio – quella della famiglia Vanti - grazie all’intervento di un “tedesco buono” amico dei partigiani, il maresciallo Muller che dirigeva il polverificio Baschieri e Pellagri, la più grande fabbrica della zona.
Recuperano all’Istituto Parri testimonianze, documenti e registrazioni audio che permettono di disegnare uno scenario più completo e veritiero su quel che accadde.
Claudio Visani è un giornalista e scrittore italiano. Ha collaborato con diverse testate tra cui L'Unità, Il Venerdì e Viaggi di Repubblica, Focus, Globalist. Ha scritto diversi libri incentrati sulla storia e in particolare sulla lotta partigiana, fra cui "Arriverà quel giorno", lettere dei soldati italiani dal fronte e dai campi di prigionia 1943-1945, "Gli intrighi di una Repubblica", San Marino e Romagna, Ottant'anni di storia raccontata dai protagonisti, "L'eccidio dei martiri senza nome", la strage dimenticata di Casale di Brisighella, storia, testimonianze e verità nascoste, "La ragazza ribelle", Annunziata Verità, storia, amori e guerra di una sopravvissuta alla fucilazione fascista.
L'ultima tragica cascina. La guerra dei contadini nella battaglia partigiana di Fiesso e Vigorso - di Claudio Visani -
Edizioni del Loggione, 2024
 
Dossier
guerra e pace
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