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Elly Schlein: su quel che conta non l'abbiamo ancora vista arrivare
di
Giuseppe Salamone
Tempo fa ci diceva che non l'avevamo vista arrivare. Adesso che ce ne siamo accorti possiamo dire che la differenza non si nota affatto rispetto al passato. Semplicemente perché da quando è arrivata alla guida del partito più guerrafondaio d'Europa a pari merito con quello della Meloni, non è cambiato assolutamente nulla.
Praticamente dice di essere l'alternativa a Giorgia Meloni ma, in ordine sparso, ha votato esattamente come lei sulle questioni chiave: patto di stabilità da lacrime e sangue che addirittura era stato scritto da Gentiloni, personaggio di spicco del PD. Commissione Europea guidata da Ursula Von der Leyen, la più guerrafondaia della storia e Kaja Kallas, la più russofoba d'Europa.
Armi da mandare per alimentare la guerra per procura in Ucraina consentendo di tenere tutto segreto, compreso l'aumento delle spese militari.
Inazione totale sul genocidio a Gaza: lei e il suo partito fanno qualche dichiarazione cercando di pulirsi la coscienza ma i fatti dicono che continuano ancora a negare il genocidio. E di atti ufficiali, quelli che contano veramente, il contatore sta fermo a zero. Hanno proposto sanzioni per israele? No! Hanno proposto la rottura delle relazioni diplomatiche con lo stato terrorista di israele? No!
Ho sempre pensato e continuo a pensarlo che la disgrazia politica più grande in Italia si chiama Partito Democratico. Un partito che occupa abusivamente uno spazio non suo. Uno spazio che dovrebbe essere fondato sul pacifismo, sull'antimperialismo, sulla tutela degli ultimi e della classe lavoratrice. I fatti sono sotto gli occhi di tutti e dicono esattamente il contrario.
Ecco perché oggi abbiamo uno dei peggiori governi della storia repubblicana!
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