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Albanese ai medici del mondo: boicottare Israele, liberare Abu Safiya
di
Gabriella Mira Marq
Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, luned́ ha esortato i professionisti medici di tutto il mondo a recidere i legami con Israele come risposta diretta alla distruzione del sistema sanitario di Gaza.
"Esorto i professionisti medici di tutto il mondo a perseguire la rottura di tutti i legami con Israele come un modo concreto per denunciare con forza la totale distruzione da parte di Israele del sistema sanitario palestinese a Gaza, uno strumento fondamentale del suo genocidio in corso", ha detto Albanese su X.
La dichiarazione di Albanese - che l'asseblea dell'ONU la settimana scorsa ha nominato "persona dell'anno", arriva mentre il conflitto in corso continua a devastare le infrastrutture palestinesi, con le strutture mediche di Gaza gravemente colpite dalle azioni militari israeliane.
I suoi commenti riflettono la crescente preoccupazione internazionale per il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza, dove ospedali e cliniche sono stati presi di mira e sopraffatti dalla violenza implacabile. La mancanza di forniture mediche essenziali, i danni alle infrastrutture e la perdita di vite umane hanno costretto il settore sanitario di Gaza a lottare per far fronte alla situazione.
Albanese ha sottolineato anche il caso del dottor Hussan Abu Safiya, un medico palestinese detenuto dalle autorità israeliane, chiedendone il rilascio immediato e lanciando l'hashtag #FreeDrHussanAbuSafiya a sostegno della sua causa.
Il secondo anno di genocidio a Gaza ha suscitato una crescente condanna internazionale, con funzionari e istituzioni che hanno etichettato gli attacchi e il blocco delle consegne di aiuti come un tentativo deliberato di distruggere una popolazione.
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