 |
2024: l'anno dei ribelli Houti
di
Antonio Matteini
Finisce un 2024 di sangue nel mondo, un anno in cui l'imperialismo occidentale - proprio come una stella che va spengendosi - nel suo irreversibile percorso di crisi e perdita dell'egemonia sul globo; trascina Terre e Popoli su cui ha influenza, in conflitti di cui è pure spesso impossibile capire chi sono i buoni e i cattivi (ammesso che ce ne siano).
Un'informazione sempre più distopica ci tratteggia un mondo pieno di contraddizioni e doppi standard.
Ecco, in questo mondo folle, crudele e dalle prospettive tutt'altro che rosee, nel 2024 una speranza, un esempio di ostinazione e Resistenza è emerso prepotentemente: i cosiddetti ribelli Houti yemeniti.
Gli unici che - pur non avendo nemmeno gli occhi per piangere - hanno dichiarato guerra all'"unica democrazia del Medio Oriente" in solidarietà e supporto alla resistenza palestinese.
Non un proforma, non un atto meramente formale... missilo veri, lanciati verso lo Stato criminale con la bandiera bianca e blù; altro che chiacchiere. Stretto di Aden bloccato per le navi occidentali che supportano il suddetto Stato criminale.
Azioni concrete di gente che da perdere ormai ha poco o nulla, dopo aver subito aggressioni per decenni dalle petromonarchie del golfo, amiche di Washington e del "popolo eletto" e nemiche di quello che è stato l'unico regime laico del Medio Oriente - la Repubblica araba di Siria.
Abbiamo imparato a usare da qualche anno, la parola resilienza. Ecco, nel 2024 questo Popolo resiliente, è emerso sulla scena internazionale e vederlo all'opera mi fa concludere l'anno scrivendo semplicemente "accidenti a quelle che va di fori!".
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|