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31 dicembre 2024
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2024: l'anno peggiore della mia vita
di Alessandro Ferretti

Fine anno, tempo di bilanci. Lo dico con certezza: il 2024 è stato l'anno peggiore della mia esistenza.

Non per motivi miei personali: ho una famiglia meravigliosa, tantə amicə che mi riempiono il cuore, una casa calda e accogliente e denaro sufficiente a soddisfare tutti i miei bisogni, però.. ..però non è possibile godersi spensieratamente tutta questa fortuna quando a sole quattro ore di volo un intero popolo viene quotidianamente, deliberatamentee spietatamente massacrato con la complicità diretta del mio governo.

In ogni singolo giorno del 2024 innumerevoli uomini, donne e bambini sono stati uccisi, feriti, terrorizzati, sequestrati, torturati, affamati, assetati, derubati, scacciati dalle loro case, perseguitati in ogni modo possibile coll'esplicito intento di spazzarli via per sempre dalla loro terra.

Ma c'è qualcosa che forse è ancor più doloroso di questa interminabile striscia di atrocità, ed è lo sconvolgente silenzio di gran parte del cosiddetto "mondo civilizzato".

Per dirlo con le parole di Sana Saeed: "Forse la menzogna più grave raccontata nel corso dell’ultimo secolo è stata che se le persone avessero potuto conoscere le ingiustizie inflitte dai potenti, si sarebbero sollevate e avrebbero cambiato le cose, o perlomeno avrebbero preso parola contro gli orrori. Invece, oggi scopriamo che la maggior parte resta silenziosa e acquiescente alla depravazione anche quando viene mostrata loro ogni possibile immagine della mortificazione del corpo e dello spirito umano, finanziata dalle sue tasse e supervisionata dai suoi leader."

Ecco: in questa "maggior parte" di persone ci sono anche molti di voi che state leggendo. Sì, proprio voi che in oltre 450 giorni di atrocità inenarrabili non avete mai non dico fatto qualcosa di concreto, ma neanche solo postato una riga, una foto, un concetto per prendere posizione contro questi orrori, per dire semplicemente e pubblicamente "non in mio nome". Ed è anche grazie al vostro silenzio che i crimini continuano e anzi si intensificano, perché è sempre più chiaro che l'unica cosa che può fermare lo strapotere militare che stermina innocenti è una ferma e massiccia presa di posizione dei popoli i cui governi abilitano e sostengono la strage.

Quindi, dopo 450 giorni di orrori in diretta streaming su tutti i social network, il silenzio non è più silenzio, ma una presa di posizione. Chi non ha mai nè fatto nè detto nulla non è classificabile come neutrale, perché davanti a un genocidio non si può essere neutrali: o si è contro o si è complici, tertium non datur, e tanti di voi sono quindi di fatto lietamente complici di crimini che non hanno eguale nel secolo che stiamo vivendo.

In tutta franchezza, potrete essere anche dei grandi simpaticoni ma personalmente io non voglio avere a che fare con persone che restano inerti di fronte a un genocidio: non mi interessa dal punto di vista umano, anzi mi disturba pesantemente. Quindi vi chiedo, almeno nei miei confronti, un atto di chiarezza: fatemi un piccolo piacere. O prendete posizione contro il massacro di tutto ciò che è umano, o vi togliete serenamente dai miei contatti.

Per tutti gli altri, che con pensieri, parole e opere hanno mostrato di voler restare umani in un mondo sempre più disumano, i miei migliori auguri di buona fine e miglior inizio, e che il 2025 segni l'inizio della riscossa dell'umanità contro la sfacciata e assassina barbarie del potere.

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