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Ghali paga caro il suo "stop al genocidio"
di
Giuseppe Salamone
Anno nero per Ghali che perde 155000 euro con due società
Questo è il risultato dell'essere anticonformista e coraggioso.
Una volta gli artisti che avevano il coraggio di esporsi venivano tutelati dai colleghi e da gran parte del giornalismo.
Oggi invece ti distruggono grazie a una propaganda hollywoodiana che ha spento il cervello a milioni di persone.
Non entro nel merito delle cifre perché non è questo il punto, ma qui c'è qualcosa di grosso che è più di un campanello di allarme.
Ghali dopo aver pronunciato la frase "STOP AL GENOCIDIO" è stato sottoposto a delle rappresaglie mediatiche vergognose, dove tutti quegli artisti che oggi si stracciano le vesti per un loro collega non hanno detto una sola parola.
Qui siamo davanti alla prova provata che se non ti allinei al pensiero criminale occidentale ti distruggono, e tutto questo è possibile perché non si conosce più solidarietà, coraggio e anticonformismo.
Oggi i primi inetti sono proprio quei maledetti artisti che dovrebbero esporsi e fare fronte comune ma invece preferiscono una coppa di champagne che gronda di sangue.
Una porcheria!
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