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Il terrorista
di
David Cappellini
Un'auto piomba sulla folla durante il mercatino di Natale, compie una strage e a guidarla è un arabo rifugiato in Germania.
I soliti sciacalli, appena uscita l'agenzia, erano già pronti a riempire i loro editoriali con fiumi di odio, antislamismo e xenofobia, invece... L'autore di questo folle gesto stragista è un medico psichiatra saudita, che ha ricevuto asilo politico in Germania, perché si dice perseguitato dalle autorità islamche del suo paese.
Sostiene di aver eseguito questo crimine di massa perché la polizia tedesca è collusa con gli estremisti islamici e li protegge. Crede che l'unica soluzione sia quella proposta da AdF, il partito di estrema destra, che vuole cacciare tutti gli immigrati.
Chissà che delusione per gli sciacalli con le rotative pronte e gli studi TV già illuminati... il pazzo criminale non è il solito figlio sottoproletario di un rifugiato di terza generazione, cresciuto ad islam ed odio, ma un colto e benestante saudita, terrorizzato dall'islam al punto di vedere ovunque complotti.
Un laico, potremmo dire, anche se con evidenti turbe psichiche. Capita anche questo, nel nostro non più inviolabile e non più comodo salotto di casa, che un folle stravolga la narrazione degli attentati di massa, in modo assolutamente clamoroso.
Certo, se consegniamo la Siria ai jihadisti moderati, i calendiani o i lupiani di Al Qaeda per capirci, può darsi anche che esista il terrorista arabo antislamico... o forse stanno impazzendo tutti?
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