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18 dicembre 2024
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Siria prima della caduta di Assad
di Roberto Preve

La Siria ha avuto una poderosa crescita economica negli anni precedenti la cosiddetta rivoluzione del 2011. Questo processo ha prodotto alcune contraddizioni che erano gestibili.

Un aumento della povertà di alcune classi di persone e un rafforzamento dei beneficiari di questa crescita economica, ovvero la Borghesia Sunnita, che ha chiesto, non del tutto a torto, di cogestire il potere politico.

Assad era pronto ad ampie concessioni, se non perché sincero, sicuramente spaventato dalla possibilità di un attacco modello Libia. Ogni concessione richiesta è stata data. Governo di coalizione, fine del ruolo guida del Baath, dello stato di Emergenza, nuova Costituzione e concessione della nazionalità ai Kurdi apolidi.

L'amnistia è stata totale e l'opposizione dopo averla chiesta tale, ha avuto la faccia tosta di dire che Assad aveva liberato gli integralisti islamici per dare fastidio a loro!

Missioni militari di pace arabe sono state accettate in Siria, quindi non vi era alcun motivo per la distruzione del paese. Solo che il Sionismo ha preso per la gola il paese e non lo ha più mollato per quindici lunghi anni, avrebbe continuato all'infinito.

Nessuna arma è stata risparmiata, compresa l'invasione diretta, la guerra economica, la guerra di attrito e il trasferimento di decine di migliaia di jihadisti che hanno infiammato la regione.

La divisione tra i siriani in comunità e sette religiose è stata cercata in ogni modo e realizzata. La divisione degli arabi in due fazioni, arabi che sono in ritardo nella formazione degli Stati Nazionali ma non più dei russi quando hanno distrutto l'Urss, ha favorito questo processo che si poteva evitare.

La vittoria di Israele purtroppo è strategica e giunge come premio di uno spietata genocidio confermando le parole di Hitler "chi si ricorda più oggi il genocidio degli Armeni, poiché hanno perso".

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