Israele bombarda i suoi stessi ostaggi per ucciderli, denuncia Al Qassam
di Aurora Gatti

Abu Obeida, il portavoce militare delle Brigate al-Qassam, ha accusato l'esercito israeliano di aver deliberatamente e ripetutamente preso di mira un luogo dove erano tenuti prigionieri israeliani.

In un post su Telegram, ha detto: "L'esercito di occupazione ha recentemente preso di mira un luogo dove erano tenuti ostaggi nemici, bombardandolo più volte per assicurarsi che venissero uccisi", sottolineando che il gruppo della Resistenza dispone di "intelligence che confermano che il nemico ha deliberatamente preso di mira il luogo con l'intento di uccidere i prigionieri e le loro guardie."

Secondo il portavoce, i combattenti per la libertà delle Brigate al-Qassam hanno lanciato un'operazione di ricerca e salvataggio per tentare di recuperare i sopravvissuti. Tuttavia, solo un prigioniero è stato recuperato con successo, ma il suo "destino rimane sconosciuto".

Pochi istanti dopo il post di Abu Obeida, le Brigate al-Qassam hanno diffuso un video dal titolo "Netanyahu e Halevi stanno cercando di sbarazzarsi dei loro prigionieri a Gaza con ogni mezzo".

Il filmato mostra un ostaggio, con il corpo insanguinato, che fatica a muoversi tra le macerie, molto probabilmente causate dal bombardamento menzionato da Abu Obeida nel suo post.

Il 7 dicembre, i media militari delle Brigate al-Qassam, l’ala militare del movimento di resistenza Hamas, hanno diffuso un video che mostrava un ostaggio israeliano tenuto a Gaza, che si rivolgeva al primo ministro Benjamin Netanyahu con un messaggio in cui chiedeva la conclusione di un accordo immediato per liberare gli ostaggi.

Al momento del rilascio del video, Matan Zangauker era detenuto a Gaza da 420 giorni, alle prese con il deterioramento della situazione e con un peggioramento dello stato di salute, temendo per la sua vita e quella dei suoi amici, mentre Israele continua il suo incessante assalto alla Striscia.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti