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Siria: giornalisti favorevoli ad Assad saranno processati
di
Franca Rissi
Il Ministero dell'Informazione siriano, gestito dall'opposizione armata, ha annunciato venerdì che i reporter di guerra che lavoravano per il governo deposto del presidente Bashar Assad saranno soggetti alla "giustizia di transizione".
In una dichiarazione su Telegram, il ministero ha confermato che "tutti i giornalisti di guerra, che hanno preso parte alla guerra dell'informazione condotta dal rovesciato regime di Assad e hanno contribuito, direttamente o indirettamente, alla propaganda dei suoi crimini contro il popolo siriano, dovranno affrontare una punizione solo nell’ambito della giustizia transitoria”.
Il quotidiano siriano Al-Watan ha riferito lunedì che il comando generale dell'opposizione ha vietato la persecuzione dei dipendenti dei media statali siriani.
I gruppi armati attualmente al potere come forze di transizione della Siria, hanno preso il controllo di Damasco domenica, costringendo il presidente Bashar al-Assad a dimettersi dopo più di 13 anni di guerra condotta nel paese.
Hadi al-Bahra, presidente della Coalizione nazionale siriana, ha proposto che la Siria rediga una nuova costituzione entro sei mesi, con un referendum che serva da base per le prime elezioni nel nuovo quadro.
"La Costituzione dirà: avremo un sistema parlamentare, un sistema presidenziale o un sistema misto? E sulla base di questo, facciamo le elezioni e il popolo sceglie il proprio leader", ha spiegato al-Bahra.
Ha reso noto che l'opposizione ha esortato i dipendenti statali a continuare a presentarsi al lavoro durante il periodo di transizione, garantendo loro sicurezza e protezione.
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