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Siria: la presunta disfatta russa
di
Marinella Mondaini
Riguardo la Siria, a proposito delle emozioni che oggi sembrano prevalere sulla logica, mi viene in mente la frase pronunciata da Putin nel 2015: “non si può essere più siriani dei siriani stessi”.
Sono i problemi interni della Siria non risolti ad aver hanno portato a questa catastrofe: l’economia del paese era a terra, i soldati dell’esercito siriano ricevevano 20 dollari al mese, Assad aveva la possibilità di riformare il paese, ma non ne è stato capace, si è fidato di un comando che ha ignorato i bisogni del popolo e ha pensato solo ad arricchirsi. Come dicono in Russia “una casa divisa non può reggere”.
La Russia non ha colpe, non c’è stata alcuna “disfatta russa”, chi afferma che “la Russia ha deluso, ha perso la guerra in Siria”, dovrebbe capire che la politica russa non può sostituirsi al governo siriano, non è nel suo stile intromettersi negli affari interni dei paesi sovrani. La Russia ha aiutato Assad, è dal 2015 che lo fa pagando con il proprio sangue dei suoi soldati.
Con Assad si erano recentemente incontrati: la Russia, l’Iran, Hezbollah, gli avevano consigliato cosa fare, lo avevano informato, gli hanno dato una seconda possibilità, doveva riformare il paese, mettere d’accordo un paese diviso che si sa, non può reggere a lungo, ma se uno non si vuole far aiutare, non c’è forza esterna che possa cambiare qualcosa.
Se non vogliono combattere per il proprio paese, non possono farlo gli altri. C’è stato l’ordine all’esercito di ritirarsi senza battere ciglio, c’è stato evidentemente un accordo sotto che ignoriamo, ma che speriamo venga rivelato presto nei suoi dettagli.
Ora la Russia ha il compito primario di occuparsi dell’incolumità fisica dei suoi cittadini che si trovano in Siria, per secondo delle sue basi militari per mantenere la logistica con l’Africa.
Ieri il vice capo del Consiglio di Sicurezza russo Medvedev è volato in Cina, ieri a Mosca Putin e il ministro della Difesa bielorusso si sono incontrati con il ministro della Difesa dell’India, sono perfettamente consapevoli del disastro siriano ad opera di USA, GB, Israele e Turchia. L’ONU – non pervenuto.
Alla luce delle atrocità che Israele sta compiendo anche in Siria, invadendo il suo territorio nel silenzio generale, vediamo che le Leggi internazionali non valgono più un fico secco.
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