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Siria: non è liberazione ma saccheggio e distruzione
di
Guglielmo Mengora
Mentre i puri di cuore si crogiolano nella loro narrativa del dittatore caduto, gli uomini bianchi si assicurano non che venga mandato via un dittatore ma che venga spazzato il controllo siriano dalla Siria non solo eliminando i siriani al potere ma anche distruggendone i simboli e le conoscenze.
Non vogliono rimuovere qualcuno, vogliono che la Siria sia cancellata dalla geografia e i suoi popoli ridotti a poco più che cammellieri.
Perché è così che fanno i conquistatori e i colonizzatori. E questo sta bene ai puri di cuore bianchi perché sotto sotto pensano anche loro che si debba fare così, che quei selvaggi non abbiano niente da dire e che sia meglio che vivano sotto tutela. Per questo sono tutti d'accordo. Il bianco deve comandare e su questo Destra, Sinistra (Moderata ed Estrema), Centro, Su, Giù e a Manca, sono tutti d'accordo: una faccia, una razza, ma bianca.
Cinque autovetture senza contrassegni sono entrate oggi nello storico Palazzo Al-Azm a Damasco, dove si trovano tesori inestimabili di 5.000+ anni di storia siriana ed hanno cominciato a svuotarlo.
Ci sono decine, forse centinaia di miliardi di reperti che oggi stanno viaggiando se va bene verso i musei occidentali ma in realtà viaggiano verso i collezionisti ed il mercato nero dei reperti storici in Occidente, dove ricchi e meno ricchi potranno esibire pezzi a volte di valore semplicemente inestimabile nelle loro teche e bacheche.
E i siriani, come gli africani e tutti gli altri, dovranno ammirarli - se possibile - in Occidente per capire che niente appartiene loro, nemmeno la sabbia. Nemmeno la pioggia, come recitano le leggi israeliane sulla Palestina.
Intanto, gli occidentali si stanno preoccupando di distruggere tutti i centri di ricerca siriani per riportare il paese all'età della pietra. Con la scusa delle "armi chimiche", i centri di ricerca, le università, i laboratori dove prima delle sanzioni i siriani potevano produrre autonomamente medicine, tutto viene distrutto. Tanto i selvaggi non se ne fanno niente, devono comprarli dai bianchi unici titolari del Sapere.
E per spiegare ancora meglio ai siriani cosa siano diventati, la marmaglia dell'ISIS sta andando ad uccidere gli scienziati, i fisici, i biologi, i chimici come il dottor Hamdi Ismail, chimico di fama internazionale che aveva contribuito in modo rilevante al progresso scientifico nella Chimica anche a livello internazionale.
Non pare vero alle orde bianche, coperte politicamente nelle loro retrovie, di poter calare sull'unico paese arabo rilevante che non funzioni semplicemente da stazione di servizio o da campo di concentramento e distruggerlo fino al midollo in modo che gli altri non ci provino mai più. Riportarli ad essere cammellieri o, al più, scimmie con il telefonino.
In realtà erano convinte di non averne più il potere, avevano paura che momenti come questi non tornassero più. Che malinconia dei bei tempi andati.
Israele ha dichiarato poco fa, con un comunicato del suo governo, che si annette il Golan per sempre ("The Golan Heights will be an inseparable part of the State of Israel forever") quando il Golan secondo l'ONU è Siria ma non conta.
Quelli che hanno fornito copertura politica ed ideologica per queste cose non hanno mica un piano per fermarle. Se chiedi loro, ti dicono che è sbagliato, non sono d'accordo nemmeno su questo. Avevano un piano per rompere, nessuna idea di come riattaccare i cocci. Beh, non stava a loro, no? Cioè sapevano che sarebbe finita così ma di questo meglio non parlare.
Apprendisti stregoni danno copertura politica ed ideologica a queste cose e poi, quando non funzionano come avevano previsto (ma quando mai è successo?) tirano indietro la mano dicendo "beh, non doveva andare così comunque...". E vanno a farsi una birra mentre hanno condannato intere popolazioni a vivere sotto il tacco dell'ISIS.
Non doveva andare così.
Oh, raga, a che ora apre oggi il pub? Abbiamo un piano tutto nuovo che potremmo imporre a qualche selvaggio.
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