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Siria: Assad è vivo in asilo a Mosca
di
Marinella Mondaini
Il presidente siriano Bashar al-Assad e i suoi familiari sono a Mosca.
La Russia per motivi umanitari ha concesso loro asilo, ha comunicato il Cremlino.
A tal proposito, il commento di Maria Zacharova: “Chissà se l'agenzia Reuters, che ha riportato la morte “altamente probabile” di Assad, si smentirà? Ma questa è la diffusione delle fake news, contro la quale l’Occidente sembra combattere così zelantemente”.
Intanto la presunta foto di Assad con la sua famiglia a Mosca che è apparsa online, è una foto d'archivio del 2013, quando Bashar al-Assad visitò un ospedale dopo il terremoto in Siria.
Il Ministero degli Esteri russo ha rilasciato una dichiarazione dopo la presa di Damasco da parte degli islamisti. Il Ministero ha dichiarato che, a seguito dei negoziati tra il Presidente Bashar al-Assad e i partecipanti al conflitto armato, egli ha deciso di dimettersi dalla presidenza e di lasciare il Paese, dando istruzioni per effettuare un trasferimento pacifico del potere. La Russia non ha partecipato a questi negoziati, ha precisato il Ministero degli Esteri.
“Le basi militari russe sul territorio della Siria sono in stato di massima allerta. Al momento non vi è alcuna seria minaccia alla loro sicurezza”, si legge nel comunicato.
La Russia è in contatto con tutti i membri dei gruppi di opposizione siriani, ha specificato il Ministero degli Esteri. Si stanno inoltre adottando misure per garantire la sicurezza dei cittadini russi in Siria. La parte russa ha anche chiesto il rispetto delle opinioni di “tutte le forze etno-confessionali della società siriana”.
“Ci rivolgiamo a tutte le parti coinvolte con un appello convincente a rinunciare all'uso della violenza e a risolvere tutte le questioni di governance con mezzi politici”, ha sottolineato la dichiarazione. Mosca sostiene anche gli sforzi per stabilire un “processo politico inclusivo” basato sulla risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata all'unanimità.
Oggi, 8 dicembre, le forze antigovernative sono entrate a Damasco e hanno annunciato il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad. Il Primo Ministro siriano ha annunciato negoziati con gli islamisti e l'intenzione di organizzare un trasferimento pacifico del potere.
Il quotidiano Bild ha scritto che durante i colloqui con i militanti in Qatar, Bashar al-Assad ha parlato del progetto di dimettersi e di volare in Russia. In cambio, ha chiesto di fermare l'offensiva. Secondo le fonti della Bild, i colloqui sono falliti.
Nel frattempo, Israele (a cui tutto è concesso) sta distruggendo tutte le infrastrutture disponibili in Siria con attacchi aerei.
Gli aerei israeliani hanno attaccato una base aerea vicino a Damasco, nonché edifici doganali, servizi segreti militari e l'istituto di ricerca di Damasco.
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