Siria: una "liberazione" al servizio dell'occidente
di David Cappellini

I commenti dei leader europei sulla caduta di Assad, mi fanno ribrezzo. Non che il Leone di Damasco fosse uno stinco di santo, ma la Siria, con la aua caduta, è condannata ad una guerra tra fazioni sunnite più o meno radicali, pressoché infinita.

Chissà chi c'è dietro al nuovo leader islamico "moderato" Mohammed Al Jolani, che entrando a Damasco ha garantito Erdogan e i turchi nell'opera instancabile della liquidazione dei curdi e Netahnyau ed Israele nella progressiva distruzione del Libano... un vero rompicapo.

Intanto Israele ha bombardato i depositi di armi dell'esercito siriano per "impedire che cadano in mani sbagliate", mentre aerei USA hanno attaccato le basi di Isis presenti nella regione.

Verrebbe da pensare che tutto è stato fatto per aiutare il moderato" leader islamico Al Jolani, che fino ad ieri era un ricercato dall'intelligence americana, ma che ora, secondo gli strillozzi di Roma e Bruxelles, ha contribuito a far cadere il sanguinario regime di Assad.

E quel fenomeno della premier estone nonché Alto Rappresentante UE Kaja Kallas, ha detto che la fine di Assad testimonia la debolezza dei suoi tradizionali alleati Russia e Iran.

Un vero e proprio invito esplicito a continuare la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, da parte di un'altra pericolosa nullità che però riveste un ruolo importante in Europa.

Sentire gioire della caduta di un regime tirannico la presidente di un paese che commemora un SS come eroe nazionale è veramente disgustoso. Come è disgustosa l'ipocrisia con cui l'informazione tratta l'ennesima ingerenza occidentale in un'area già di per sé esplosiva.

Probabilmente Russia ed Iran hanno abbandonato la Siria al suo destino, ma la liberazione che i poveri siriani festeggiano è assai facile da prevedere che si mostrerà amara come il fiele e subordinata agli interessi di Usa, di Israele e a ruota, dei servi europei.

L'opera di destabilizzazione planetaria da parte dei più ricchi del mondo, continua...

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