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06 dicembre 2024
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Lavrov risponde a Tucker Carlson
di Pierfrancesco Pallante

Di seguito le risposte per punti del ministro degli esteri russo Sergey Lavrov durante l'intervista concessa al giornalista statunitense Tucker Carlson.

Sul conflitto ucraino

- Mosca è pronta a qualsiasi sviluppo di eventi in Ucraina, ma preferisce una soluzione pacifica che tenga conto degli interessi di sicurezza della Russia.

- Se l’Ucraina vuole la pace, dovrebbe rinunciare alle aspirazioni della NATO, chiudere le basi militari occidentali e annullare le esercitazioni con truppe straniere.

- Zelenskyj nel 2022 era convinto che avrebbe dettato le condizioni all'Occidente, quindi ha firmato un decreto che vietava i negoziati con la Russia.

- La Federazione Russa non ha mai avuto intenzione di uccidere persone in Ucraina, a differenza del regime di Zelenskyj.

- Il conflitto ucraino dovrebbe essere risolto sulla base della Carta delle Nazioni Unite, ma nella sua interezza.

Sull'uso del missile Oreshnik

- L'Occidente commette un grosso errore credendo che le "linee rosse" della Russia siano flessibili.

- La Russia non vuole una guerra nucleare con gli Stati Uniti e sta facendo di tutto per impedirla.

- L'attacco missilistico Oreshnik ha dimostrato che la Russia è pronta a usare qualsiasi mezzo per impedire all'Occidente di raggiungere il suo obiettivo di infliggere una "sconfitta strategica" al paese.

- La Russia è pronta a inviare ulteriori messaggi se l'Occidente non trarrà le necessarie conclusioni dopo l'uso del missile Oreshnik.

Sui rapporti con gli Stati Uniti

- La Russia vuole relazioni normali con gli Stati Uniti e non vede alcuna ragione per cui i due paesi non possano cooperare.

- Esistono diversi canali chiusi tra Mosca e Washington, soprattutto su questioni di scambio di prigionieri.

- La Russia giudicherà l’amministrazione Trump con passi concreti, ma il presidente uscente Joe Biden vuole lasciare una pesante eredità. Questo è simile a quello che ha fatto il presidente Barack Obama con Trump.

- Trump è un politico forte e amichevole, ma non è filo-russo.

- La palla nei contatti della Russia con il presidente eletto degli Stati Uniti è nel campo di Trump.

Sulla situazione in Siria

- Stabilizzare la situazione in Siria non è facile, è un gioco complesso che coinvolge molti attori.

- La Russia discuterà con i suoi partner la questione dell'interruzione dei canali di finanziamento e armamento dei terroristi in Siria.


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