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Media mondiali mostrano prove di crimini di guerra in Medio Oriente
di
Gabriella Mira Marq
Nonostante la censura e la narrazione pro-Israele, vari giornali internazionali hanno sottolineato in quest'anno l’aggravarsi della crisi umanitaria derivante dalla guerra israeliana in corso nella Striscia di Gaza, oltre ai rapidi sviluppi sul campo della questione siriana.
Lo statunitense Wall Street Journal afferma in un rapporto dall'interno dell'asse Netzarim, che separa il nord e il sud della Striscia, che tutto indica che Israele sta progettando di controllare Gaza a lungo termine.
Il giornale sottolinea che "ci sono due basi militari che includono rifugi mobili, pali elettrici, ripetitori cellulari e persino una sinagoga", spiegando che Israele ha raso al suolo l'intera area intorno a Netzarim, compresi villaggi, strade e fattorie.
Il quotidiano israeliano Haaretz ha evidenziato quello che ha descritto come un enorme database di prove, raccolte dallo storico israeliano Lee Mordechai, che documentano i crimini di guerra commessi dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Fra le prove, videoclip che mostrano soldati israeliani che si comportano in modo contrario alle usanze e alle leggi di guerra, come sparare a una donna e suo figlio mentre alzavano bandiera bianca, permettere ai cani di divorare cadaveri e fotografarli, e divertirsi scene dell'uccisione di palestinesi.
A sua volta, il quotidiano USA The New York Times, ha affermato che il numero dei residenti di Gaza con bisogni speciali è in aumento e le loro famiglie stanno soffrendo molto, in mezzo alla feroce guerra e ai numerosi ordini di evacuazione emessi dall’esercito israeliano.
Il giornale ha riferito che la sofferenza dei ciechi, dei sordi e delle persone con disabilità fisiche e cognitive è stata esacerbata dalla grave carenza di strumenti e dispositivi di cui hanno bisogno e dai danni alle strade, ai marciapiedi e alle case dotate di funzionalità che li aiutano.
Nel dossier siriano, il sito francese Mediapart ha notato che la caduta della città di Hama nelle mani delle forze armate di opposizione siriane "ha portato con sé una leggenda e un simbolismo speciale che risale a più di 40 anni fa".
Il sito faceva riferimento ai fatti di Hama del 1982, in cui il regime del defunto presidente Hafez al-Assad uccise non meno di 20mila persone "in un massacro che voleva essere una lezione duratura nella memoria di ogni siriano che pensava di disobbedire", aggiungendo che "questo mito oggi è caduto".
La rivista American Time ha pubblicato un rapporto internazionale che fa luce sulla realtà delle libertà individuali e civili nel mondo durante l’anno in corso.
Il rapporto sottolinea il ruolo di Gaza nella mobilitazione del mondo, sottolineando che quest’anno si è distinto per il fatto che le attività di solidarietà con i palestinesi si sono svolte ovunque, ma sono state sottoposte a repressione, soprattutto nei paesi occidentali, attraverso l’uso della forza, azione in cui la Germania ha superato tutti gli altri.
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