Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
06 dicembre 2024
tutti gli speciali

Macron: democrazia totalitaria ma i nostri media lo esaltano
di David Cappellini

In queste ore sui media impazza il dibattito sul nuovo scippo di democrazia attuato dal Presidente francese Macron.

Dopo la caduta del governo nato dal patto di desistenza stipulato dallo stesso partito di Macron con la France Insoumise di Melenchon per arginare la destra della Le Pen e da cui la sinistra vincente con il 30% dei voti era stata esclusa, Macron riprova a nominare PdC un altro esponente del centro liberalrepubblicano privo di voti. E si scaglia in diretta TV contro socialisti e sinistra rei di non aver appoggiato il governo, accusandoli di essere contro gli interessi dei francesi.

I nostri giornalisti in TV e sui giornaloni appoggiano Macron, riempiendolo di lodi sperticate e magnificandone il comportamento da vero statista. Qualcuno è arrivato a dire che Macron si oppone ragionevolmente al programma troppo di sinistra di coloro che gli hanno permesso di vincere le elezioni, in cui sono previsti il salario minimo e il no alle armi e per questo non concede ruoli di governo!!!

Cioè fa bene a non rispettare la volontà espressa da oltre il 30% dei francesi che ha permesso al Fronte popolare di fermare l'avanzata altrimenti inarrestabile, dell'estrema destra. Pare incredibile, ma questa è la democrazia (...e l' informazione), oggi.

Qualcuno traduce questo estremo decadimento della democrazia in uno scontro in cui le elites, identificate con lobbies economiche e gruppi di potere, stanno avendo la meglio contro il ritorno dei populismo e dei sovranismi vari, di destra e di sinistra.

In realtà credo che sia il risultato della desertificazione politica e in senso più lato culturale, che abbiamo subito da più di 30 anni a questa parte. L'omologazione planetaria chiamata globalizzazione o mondializzazione, a seconda che si guardi da sinistra o da destra, ha origini lontane, ma nelle ultime tre decadi ha avuto un'accelerazione.

Il modello teorico vincente denominato "neoliberale", che è un termine anglosassone che comprende sia l'aspetto politico che economico nell'indissolubile binomio democrazia-mercato, non solo ha amplificato le contraddizioni esistenti nel sistema capitalistico e ne ha create di nuove, ma ha annichilito qualsiasi possibile alternativa.

Seppellendo le ideologie sotto lo spregiudicato individualismo, ha demolito anche le idee e oggi non c'è più nessuno che possa proporre una via appena differente, senza venire espulso dal sistema come un corpo estraneo.

Il riflesso culturale è quello che giustifica un atto antidemocratico di un presidente inviso all'85% dei suoi concittadini, che continua a perseverare nei suoi drammatici errori e che trova sponde favorevoli nella politica e nell'informazione di altri paesi.

Il pensiero unico è il prodotto di un neototalitarismo che è nato paradossalmente dalla sconfitta dei vecchi totalitarismi e che come ogni ideologia totalitaria ha il suo sistema di propaganda e il suo apparato coercitivo. Il risultato, è sotto gli occhi di tutti, sta destabilizzando l'intero pianeta.


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale