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Un film sull'apartheid prima di Gaza
di
Guglielmo Mengora
Ci sono notizie buone e notizie meno buone. Quella del bravo Neill Blomkamp che ha ufficialmente iniziato la stesura della sceneggiatura di District 10, sequel di District 9, non è una buona notizia. I sequel dei film molto riusciti non sono mai allo stesso livello e forse dovrebbero essere evitati.
Quindici anni fa Neill Blomkamp ha realizzato District 9 ("Distretto 9"), prodotto dal Peter Jackson di tolkeniana memoria.
Tutti i film horror, se fatti bene, sono una allegoria sulla diversità e l'esclusione e tutti i film di fantascienza che coinvolgono alieni (se fatti bene) sono allegorie sull'incapacità di comunicare e di comprendere persone troppo diverse da noi stessi.
District 9 è il classico film che usa l'espediente della Fantascienza per denunciare l'apartheid ed in particolare riprende e cita la famosa storia del District Six di Johannesburg, conosciuto come Zonnebloem ("Il girasole") il quartiere residenziale creato nel 1865 come una comunità mista di schiavi liberati, marinai, mercanti, artigiani, operai e immigranti di diverse nazionalità (tra i quali spiccavano i malesi, portati in Sud Africa dalla Compagnia olandese delle Indie orientali durante la loro amministrazione della Colonia del Capo), District Six era un vivacissimo centro di vita e cultura con stretti legami con la città e il suo porto.
Fu il più studiato caso di apartheid del mondo da quando, negli anni '60, lo stato sudafricano ha iniziato a ripulirlo etnicamente dichiarandolo "quartiere bianco". Circa sessantamila sudafricani non-bianchi sono stati trasferiti con la forza in altre zone della città perché i bianchi potessero conquistare il Girasole.
Il più studiato caso di apartheid fino alla pulizia etnica di Gaza del 2024 operata dallo stato canaglia di Israele. Un film che i tragici eventi del genocidio palestinese perpetrato dagli israeliani riportano all'attualità, quasi alla banalità per come il genocidio palestinese sia stato capace di superare l'apartheid del Sud Africa.
In poco meno di due ore Blomkamp esplora tutta la violenza dell'apartheid e soprattutto l'ingenuità di chi non capisce che il razzismo non ha amici e come ci si può ritrovare dall'altra parte a subire la stessa ferocia nonostante si fosse della razza giusta fino a poco prima, senza capire perché e con i tuoi ex-amici che diventano feroci nemici.
District 9 è un film così ben fatto e riuscito, ambientato a Johannesburg e capace di esplorare anche i diversi livelli di razzismo (da quello dei ricchi a quello dei poveri) e le contraddizioni di un paese liberato solo sulla carta, come piace al Capitalismo, che la notizia di un sequel è... meh...
Non toccherei le cose fatte bene. Il rischio di rovinarle è elevato.
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